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Quadro macroeconomico (PORTOGALLO)

Superata la fase più critica della pandemia da Covid-19, che ha comportato nel 2020 una flessione del PIL pari al 7,6% rispetto al 2019, il Paese si è avviato verso una costante ripresa, già registrata nel corso del 2021 (con una variazione positiva del PIL rispetto al 2020 pari al 4,9%) e consolidatasi nel 2022 con il +6,7%.

Per il 2023, a causa delle conseguenze dell’aggressione russa all’Ucraina dello scorso febbraio, è attesa una sensibile riduzione della percentuale di crescita (+1,2%), che dovrebbe quindi moderatamente migliorare nel corso del 2024 (+2%) e degli anni successivi.

Questi dati sono corroborati dalle statistiche della Commissione Europea per il Portogallo, che collocano il Paese al secondo posto nell’UE per l’anno 2022 in termini di crescita, preceduto solo dall’Irlanda.

Altri dati di rilievo riguardano l’inflazione (che, come per tutta l’Europa, nel 2022 ha registrato una forte impennata, attestandosi in Portogallo a +8,1%). Sotto altro profilo, la riduzione del deficit (passato dal 2,9% del 2021 al 1,3% nel 2022) ed il percorso di progressiva riduzione del debito pubblico (passato dal 125,5% del PIL del 2021 al 114,7% del 2022) testimoniano altresì la capacità del Governo portoghese di tenere sotto controllo i conti pubblici senza compromettere la crescita economica.

Si tratta di dati e di indicatori che testimoniano non solo la positiva performance economica del Portogallo nella complessa congiuntura internazionale attuale, ma altresì la sostanziale dinamicità di una economia che sembra riuscire, attraverso una prudente combinazione di misure di controllo della spesa e di incoraggiamento di alcuni settori trainanti (primo fra tutti il turismo, che equivale oramai a oltre il 17% del PIL), ad assicurarsi margini costanti di crescita, oltre che ad offrire interessanti opportunità di commercio e di investimento per le nostre aziende.

Ultimo aggiornamento: 29/09/2023