Disponibilitą materie prime (PORTOGALLO)
Materia Prima | Unitą | 2012 | 2013 | 2014 | 2015 | 2016 | 2017 | 2018 |
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RAME | migliaia di tonnellate | 0.00 | 0.00 | 0.00 | nd | nd | nd | nd |
ROCCE ORNAMENTALI | migliaia di tonnellate | 0.00 | 0.00 | 0.00 | nd | nd | nd | nd |
Osservazioni
Il Portogallo presenta una struttura geologica sufficientemente favorevole all’estrazione mineraria che attualmente garantisce circa 15.000 posti di lavoro. L'attività estrattiva si concentra nelle regioni di Tras os Montes, Minho e Alentejo e si riferisce ai seguenti minerali metallici: rame 300.000T/anno; zinco 15.000 T/anno; tungsteno 1.300 T/anno, di cui sono presenti discrete riserve.
Nel quadro delle liberalizzazioni avviate durante gli anni ’90 è stata introdotta una legislazione favorevole all’espansione del settore minerario, in seguito alla quale si è assistito al proliferare di attività di propspezioni ed esplorazioni alle quali hanno preso parte numerose imprese europee, canadesi e australiane.
Per quanto riguarda il settore delle cave, nel quale possono essere incluse le rocce ornamentali e quelle industriali, si è assistito ad una rilevante crescita nell’ultimo ventennio collegata ad un incremento della domanda interna ed internazionale associata ad elevati standard di qualità delle materie prime ed all’incremento della produttività delle imprese. La regione dell’Alentejo è il maggiore centro nazionale di estrazione di rocce ornamentali di natura marmorea e granitica, con una produzione annua di circa 3 milioni di tonnellate.
Interessante risulta anche il settore delle acque minerali: il Portogallo, infatti, dispone di una più che discreta riserva idrominerale, caratterizzata da un elevato numero di falde acquifere e da una grande diversità idrochimica causata dalla complessa e diversificata composizione geologica del territorio. Le regioni del Nord e del Centro detengono quasi il 75% di tali risorse; due comparti come quello dell’imbottigliamento e del termalismo hanno registrato uno sviluppo consistente. Negli ultimi anni il volume di produzione d’acqua in bottiglia ha superato i 700 milioni di litri.
Da piu' di un decennio e' attiva la prospezione petrolifera dell'area di Aljubarrota (regione del Ribatejo) condotta in joint venture tra la portoghese Galp Energia e la canadese Mohave Oil. Le potenzialità di sfruttamento minerario si estendono anche alle risorse 'offshore'. Il Portogallo ha finora attribuito 14 concessioni per la prospezione e lo sfruttamento di petroli e gas naturale, concentrate in diverse regioni della costa continentale (bacino lusitanico, bacino di Peniche, bacino dell'Alentejo e bacino dell'Algarve). Le potenzialità maggiori sono offerte dal bacino di Peniche e dal litorale alentejano, in cui si stima possano essere presenti riserve di greggio in virtù di analogie geomorfologiche con il litorale canadese, come noto, ricco di idrocarburi. Lungo il litorale della regione dell'Algarve, le aspettative risiedono alle potenziali riserve di gas naturale ("shale gas"), materia prima che abbanda lungo le coste africane e del golfo di Cadce. La riserva di gas stimata dovrebbe essere in grado di rifornire il Portogallo per circa 15 anni. Nel 2011 un consorzio formato dalla spagnola Repsol e dalla portoghese Partex Oil sta concludendo le analisi prospettiche avviate al largo delle coste algarvia nel 2009 e prevede di avviare le prime perforazioni nel 2013. Entro la fine di quest'anno dovrebbero avere luogo le perforazioni nel bacino 'offshore' del basso Alentejo, che dal 2009 è sottoposto ad analisi geologiche da un consorzio di imprese formato dalla Galp, la Petrobras e la stessa Repsol.
La promozione della prospezione delle risorse minerarie sottomarine si ricollega alle speranze portoghesi di un accoglimento dell'istanza per l'ampliamento della piattaforma continentale presentata nel 2009 all'apposita Commissione dell'ONU. Il riconoscimento consentirebbe al Portogallo di estendere la propria sovranità su un'area sottomarina superiore ai 2,1 milioni di kmq e ricca di giacimenti minerari. Si calcola, infatti, che circa il 25% delle riserve mondiali di cobalto sottomarino sia localizzato in un'area a nord dell'arcipelago delle Azzorre.
Dal 2006 Lisbona è sede di tre organismi internazionali che si occupano dello studio di tematiche statistiche, ambientali ed economiche concernenti i seguenti metalli non ferrosi Rame, Piombo, Zinco e Nickel ed agiscono sotto la direzione di un Segretariato unificato. Per maggiori informazioni e' possibile consultare i rispettivi portali telematici agli indirizzi web: http://www.icsg.org; http://www.ilzsg.org e http://www.insg.org.