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Quadro macroeconomico (GIAPPONE)

Nel quarto trimestre del 2020 l’economia giapponese aveva mostrato segni di ripresa grazie al contributo sia della domanda interna che di quella estera. Nel 2021,  anche grazie alle misure di stimolo fiscale e monetario messe in atto dal Giappone nella seconda metà del 2020, il tasso di crescita del PIL  a prezzi costanti risulta pari al 2%, mentre resta incerto l’impatto della pandemia sulla crescita economica del 2022.

Nel 2021 la variazione percentuale dell'indice generale dei prezzi al consumo resta ancora in territorio negativo, attestandosi ad un valore pari a -0.2%. Con riferimento al mercato del lavoro, i programmi pubblici di sostegno realizzati dal Governo giapponese hanno contenuto gli effetti sull'occupazione derivanti dalla sospensione temporanea di molte attività economiche. Il tasso di disoccupazione e' difatti rimasto pressoche' invariato rispetto all'anno precedente, assestandosi nel 2021 al 2,9% (2,8% nel 2020). A partire da marzo 2021 l’indice salariale per le forme di lavoro contrattuali ha, invece, registrato un andamento positivo rispetto all’anno precedente.

Sul fronte del commercio estero e della bilancia commerciale, nel corso del 2020 la dinamica delle esportazioni si è mantenuta superiore a quella delle importazioni, portando a fine anno ad un saldo commerciale pari a 25,6 miliardi di euro. Tale andamento è proseguito per i primi mesi del 2021, ma a partire dall’agosto dello stesso anno si è registrato un aumento delle importazioni rispetto all'anno precedente che ha portato ad una riduzione dell'avanzo di bilancia commerciale pari, a fine 2021, a 8.4 miliardi di euro. La ripresa delle importazioni dai principali partner commerciali, quali l’Australia, l’Unione europea, gli Stati Uniti e la Cina, ha avuto un ruolo determinante. Si registra, in particolare, un aumento  delle importazioni di combustibili minerali, prodotti chimici e medici.

Con riferimento ai rapporti commerciali con l'Italia, le importazioni hanno subito nel 2020 una flessione inferiore rispetto alla media dell' Unione europea. Nei primi nove mesi del 2021 hanno inoltre raggiunto un livello pari allo stesso periodo del 2019, registrando un incremento dell' 11% rispetto al 2020. Gioielleria,  prodotti in plastica e metallo e tabacco sono i settori che hanno sperimentato la crescita piu' significativa.

Dopo la forte turbolenza del 2020, sui mercati finanziari nipponici le tensioni si sono attenuate grazie agli incisivi interventi di stabilizzazione messi in atto dalla Banca del Giappone e tuttora in vigore. La tendenza all'apprezzamento dello yen contro il dollaro si è invertita nei primi mesi del 2021, mentre nei confronti dell'euro, la fase di debolezza della valuta giapponese è proseguita fino a raggiungere un tasso di cambio di 129 yen per euro nel dicembre 2021.

Ultimo aggiornamento: 24/01/2022
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