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Disponibilitą materie prime (GERMANIA)

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Osservazioni

La Germania è un paese minerario di rilievo, in grado di soddisfare la domanda interna di diversi minerali e materie prime come sabbia silicea, cloruro di salgemma, calcio, potassio, caolino, e composti di fluoro e bario, materiali importanti soprattutto nei settori siderurgico, edile, chimico-farmaceutico, agricolo, e in alcune branche manifatturiere. L’industria tedesca è invece quasi completamente dipendente dalle importazioni per quanto riguarda i metalli, i minerali industriali, le materie prime energetiche e le terre rare.

La Germania può contare inoltre su un’industria estrattiva domestica di carbone (in particolare lignite). Tuttavia, il Governo federale ha deciso di azzerarne gradualmente la produzione interna e l’utilizzo per la produzione di elettricità. La relativa quota nel mix energetico nazionale verrà sostituita dalle energie rinnovabili, per le quali si è fissato come obiettivo il raggiungimento di una quota del 65% del fabbisogno lordo nazionale di elettricità entro il 2030. Si mantiene invece la produzione interna di gas naturale.

All’aumento di importanza delle fonti rinnovabili si collega la “Strategia per le Materie Prime” (Rohstoffstrategie), pubblicata dal Governo federale nel gennaio 2020, con cui si intende affrontare le sfide relative dell’approvvigionamento dei materiali indispensabili per il funzionamento dell’industria tedesca. Tali sfide comprendono la crescente domanda di terre rare necessarie alla produzione di batterie elettriche e di altri componenti legati alle nuove tecnologie energetiche, i rischi connessi all’estrema volatilità dei prezzi di materie prime negli ultimi lustri, e la necessità di rispettare le indicazioni degli organismi internazionali in materia di sostenibilità climatica e sociale dell’industria estrattiva. La strategia è disponibile in tedesco qui.