La Bolivia è il Paese leader nella produzione di noci del Brasile con 21.033 tonnellate per un valore stimato di 112 milioni di euro, davanti a Germania e Perù come principali centri di coltivazione mondiale. Lo si apprende dai dati dell’Istituto boliviano di commercio estero (Ibce).

L’anno scorso il 50% delle esportazioni globali di noci brasiliane veniva proprio dalla Bolivia. La noce brasiliana, o amazzonica, è il frutto dell’albero scientificamente chiamato Bertholletia excelsa, che si trova allo stato selvatico e naturale nelle foreste amazzoniche di Bolivia, Brasile e Perù.

La pinta in Bolivia trova condizioni naturali ottimali per lo sviluppo dei suoi frutti. I terreni dedicati alla coltivazione delle noci del Brasile coprono una superficie di 100.000 chilometri quadrati, pari al 10% della superficie del Paese. La noce costituisce anche la base dell’economia produttiva del nord della Bolivia, generando 4.500 posti di lavoro.

I principali mercati per le esportazioni di noci brasiliane a settembre erano Paesi Bassi, Stati Uniti e Germania, secondo il rapporto economico dell’Ibce. Secondo l’istituto commerciale boliviano, le esportazioni di castagne hanno raggiunto il loro livello massimo nel 2018, quando il Paese ha esportato 27mila tonnellate per più di 190 milioni di euro.

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