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09/09/2021 - ANDAMENTO DEL PIL NEL II TRIMESTRE 2021

ANDAMENTO DEL PIL NEL II TRIMESTRE 2021

Il dato destagionalizzato e corretto per gli effetti di calendario attesta l’aumento del prodotto al 17,7% rispetto al secondo trimestre del 2020. Nel secondo semestre 2021 l’incremento del PIL su base annua presenta una crescita del 7,6% (7,2% secondo i dati corretti).

Dall’esame del PIL con il metodo del valore aggiunto si evince che la performance dell'industria ungherese, inclusiva delle attività mineraria ed estrattiva, è aumentata del 36,9% rispetto al II trimestre del 2020. Nel periodo di riferimento, l’attività manifatturiera presenta una crescita del 39,9%. Tra le attività economiche, la fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi è il settore che ha maggiormente contribuito all’incremento di valore aggiunto. I settori delle costruzioni e dell'agricoltura presentano variazioni in aumento rispettivamente pari al 18,4% e 1,1%.

Nel II trimestre 2021 il valore aggiunto dei servizi è aumentato del 12,5%. I maggiori incrementi si sono registrati nelle attività di alloggio e ristorazione (+71,5%) e nelle attività sanitaria e dei servizi sociali (+23,2%). I servizi di intrattenimento presentano una crescita del 17,1%. Analogamente, anche i comparti del commercio all'ingrosso e al dettaglio e dell’ICT presentano aumenti rispettivamente pari al 16,9 e 16,7%. In aumento del 3,7% l’attività finanziaria e assicurativa. I comparti della pubblica amministrazione e dell’istruzione presentano incrementi rispettivamente pari all’1,9 e 8,8%.

Alla crescita del prodotto, il comparto manifatturiero ha contribuito nella misura del 7,3%, i servizi con il 7% e il settore delle costruzioni con una quota dello 0,9%. Tra i servizi, il commercio all’ingrosso e al dettaglio, la riparazione di veicoli e motoveicoli e le attività di alloggio e ristorazione hanno rispettivamente contributo nel complesso ad un aumento del PIL con una quota del 2,2%

Sotto il profilo della spesa, nel secondo trimestre 2021 i consumi finali effettivi presentano una crescita dell’8,1%.

Nel periodo di riferimento, i consumi finali delle famiglie sono aumentati del 9,9% rispetto al II trimestre del 2020. Il volume di spesa è aumentato nelle seguenti categorie: servizi (+19,4%), beni durevoli (+19,4%), semidurevoli (13,2%), beni non durevoli (+4,3%).

Il volume dei trasferimenti sociali erogati dallo Stato è aumentato del 7,5%, mentre i consumi finali della pubblica amministrazione presentano una diminuzione dello 0,5%.

Per quanto riguarda gli investimenti fissi la crescita registrata nel II trimestre 2021 è stata dell’8,3% su base annua. Si registra un aumento del volume degli investimenti nelle costruzioni, dei macchinari e attrezzature. Le attività immobiliari e la pubblica amministrazione e difesa registrano una variazione in aumento del 4,7 e 1,9%. In aumento anche il volume di investimenti nei servizi, più in particolare nel comparto del commercio all’ingrosso e al dettaglio, nelle attività amministrative e di servizi, nelle attività di intrattenimento.

Quanto agli investimenti lordi (formazione lorda del capitale), la variazione positiva registrata nel periodo di riferimento è stata del 19,7% rispetto all’anno precedente.

Il dato aggregato relativo alla domanda interna rileva nel secondo trimestre 2021 un aumento complessivo dell’11,3%.

Nel II trimestre 2021, il volume dell’export e dell’import di beni e servizi è aumentato rispettivamente del 33 e del 23,4% e presenta un saldo attivo di circa 300 miliardi di Fiorini. Riguardo al commercio di beni, il rilevamento statistico indica un aumento su base annua delle esportazioni e delle importazioni rispettivamente pari al 35,9 e 28,6%. In relazione alla bilancia dei servizi le esportazioni sono aumentate del 20,3% e le importazioni presentano una diminuzione del 3,4%.

Nel periodo di riferimento, all’incremento del prodotto, i consumi finali effettivi hanno contribuito nella misura del 6%, mentre gli investimenti lordi per il 5,4 %. Il rilevamento indica che l’incidenza in positivo sull’andamento economico è stata del 6,5%.

Notizia segnalata da
Ambasciata d'Italia - UNGHERIA