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Quadro macroeconomico (COREA DEL SUD)

A partire dagli anni ’60, la Corea del Sud ha registrato un’impetuosa crescita economica e sociale che ha portato il Paese a divenire la quarta potenza economica dell’Asia dopo Cina, Giappone e India e, secondo fonti FMI, la decima potenza economica a livello mondiale.

Il reddito pro-capite è passato dai $79 degli anni ‘60 ai $ 33,12 del 2023, e la Corea rappresenta oggi uno dei paesi più avanzati dal punto di vista tecnologico, grazie anche agli investimenti sostenuti in ricerca e sviluppo, che superano il 4,9 % del PIL e sono in continuo aumento. La Corea è uscita prima e meglio di altri Paesi OCSE dalla crisi finanziaria globale cominciata nel 2008. Per quanto concerne il mercato del lavoro, la Corea ha un tasso di disoccupazione molto basso (intorno al 2.7% nel 2023, accompagnato tuttavia da un livello di occupazione inferiore alla media OCSE per quanto riguarda i giovani e le donne. La creazione di nuovi posti di lavoro e il sostegno alle piccole e medie imprese e' uno dei principali obiettivi dell'attuale Governo YOON, da raggiungere grazie a grandi investimenti infrastrutturali mirati ad aumentare la competitività, la Ricerca & Sviluppo e l’innovazione, oltre che a spingere le imprese a cogliere le evoluzioni tecnologiche della cd quarta rivoluzione industriale. Secondo il presidente, l’obiettivo ultimo sarà quello di creare un mercato nella quale grandi chaebol e piccole e medie imprese possono coesistere. Un freno alla domanda interna è invece rappresentato dall'elevato debito privato totale delle aziende e delle famiglie (283.78 % del PIL nel 2023), una delle principali fonti di preoccupazione per queste Autorità. Sull’andamento dell’economia coreana incide inoltre in misura notevole la congiuntura dei principali mercati d’esportazione, essendo il Paese fortemente dipendente dall’export. Il 2022 ha rappresentato un anno di rinascita per gli export sudcoreani, anche se nel 2023 le esportazioni totali sono diminuite del 7,5% rispetto all’anno 2022 per un valore totale di 632,4 miliardi di dollari. I prinicpali destinatari delle esportazioni coreane sono la Cina (19,74%), verso gli Stati Uniti (18,3%) seguono UE27 (10,8%), Vietnam (8,5%), Giappone (4,7%). Le importazioni invece subiscono una decrescita del 12,1% rispetto al 2022 con Pechino (22,3%) che rimane il primo fornitore, seguito da USA (11,1%), UE27 (10,8%)  e Giappone (7,5%). Tra i Paesi UE la Germania, con il suo 3,6% di quota di mercato, resta in prima posizione per export verso Seoul, segnalando un aumento degli export nel confronto tra 2021 e 2022. Per quanto riguarda l’interscambio commerciale bilaterale, nel 2023 l’Italia è il 16 ^ Paese del mondo ad esportare verso la Corea del Sud, mentre in Europa è riuscita a posizionarsi nuovamente come secondo paese UE per esportazioni in Corea del Sud, preceduta solo dalla Germania (8^) e seguita da Francia (17^), Paesi Bassi (18^) e Regno Unito (27^). In riferimento all’export italiano verso la Corea vi è una variazione rispetto all’anno precedente del -4,7%, i cui settori particolarmente interessati sono moda e dei prodotti tessili (38.3%), i macchinari in generale (13,5%), e automotive (8,5%), farmaci (8,2%) e i prodotti alimentari e bevande (6,9%). D’altra parte l’export coreano verso l’Italia presenta una variazione del -4,3% rispetto al 2022, in particolare i prodotti coreani maggiormente importati sono metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (24,8%), prodotti chimici (17,3%). mezzi di trasporto (15,1 %). Funzionale a una crescita attraverso l’export è la conclusione di numerosi accordi di libero scambio. Agli accordi già in vigore (Cile, Singapore, EFTA, ASEAN, India, Unione Europea, Perù, USA, Turchia, Canada, Australia, Cina, Nuova Zelanda, Vietnam, Colombia, Centro America e Regno Unito) potrebbero aggiungersi gli accordi in corso di negoziato, tra cui quelli con Cambogia, Ecuador, Consiglio di Cooperazione del Golfo, Messico, Giappone, nonché il trilaterale con Cina e Giappone. Inoltre, la Corea del Sud è parte del RCEP, “Comprehensive Economic Partnership” dell’ASEAN ed ha concluso un accordo di libero scambio con Israele nel maggio 2021. Nel 2023, ha firmato il Free Trade Agreement & Economic Integration Agreement con l’Indonesia.

 

Ultimo aggiornamento: 04/11/2024