Politica economica (REGNO UNITO)
Sin dalla sua formazione il 5 luglio 2024, il nuovo Governo laburista ha varato una nuova strategia economica che mira a intervenire in particolare su: stabilizzazione dell’economia, moltiplicazione degli investimenti e riforme regolamentari, in particolare sotto il profilo della pianificazione urbanistica. Obiettivo ultimo: rafforzare la crescita economica del Paese.
Dopo aver ufficializzato a fine luglio 2024 l’esistenza di un disavanzo di bilancio di 22 mld £ ereditato dal precedente Governo, la Cancelliere dello Scacchiere Rachel Reeves è dapprima intervenuta con una seria di misure correttive settoriale (in particolare una riduzione massiccia dei sussidi al riscaldamento per molti tra i pensionati meno abbienti) e poi, a ottobre 2024, con una legge finanziaria particolarmente rigida, con aumenti fiscali per circa 40 mld di sterline, destinati a finanziare investimenti in infrastrutture e servizi pubblici.
Le principali misure hanno incluso: l’aumento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro; l’abolizione del favorevole regime fiscale per residenti non domiciliati (non dom); l’aumento della Gains Tax (CGT); l’introduzione dell’IVA al 20% sulle rette delle scuole private.
Nella sua prima legge finanziaria, il Governo Starmer ha inoltre dettagliato alcune iniziative annunciate in campagna elettorale, tra cui: investimenti pubblici attraverso Great British Energy, una nuova società di energia pulita di proprietà pubblica; il National Wealth Fund per investire nei più promettenti settori industriali; il piano Warm Homes per stimolare l’isolamento termico del patrimonio immobiliare vetusto; e la già avviata rinazionalizzazione del settore ferroviario. Per stimolare la crescita, è atteso inoltre un ampio programma di investimenti pubblici diretti, in particolare, ai comparti della sanità, dell’istruzione, delle infrastrutture e delle rinnovabili.
A dicembre 2024, nel quadro del “Plan for Change” il Primo Ministro Starmer ha ribadito le priorità del Governo, fissando obiettivi misurabili:
migliorare gli standard di vita in ogni parte del Paese entro la fine della legislatura;
costruire 1,5 milioni di nuove case nei prossimi cinque anni e accelerare 150 decisioni urbanistiche su grandi progetti infrastrutturali - il doppio rispetto al numero deciso nella precedente legislatura;
garantire che il 92% dei pazienti non debba aspettare più di 18 settimane per operazioni e appuntamenti di routine entro marzo 2029;
assicurare che almeno il 95% della produzione di energia elettrica avvenga, entro il 2030, con basse emissioni di carbonio entro il 2030;
garantire che, entro il 2028, il 75% dei bambini di cinque anni raggiunga un buon livello di sviluppo (linguistico, interpersonale, sociale, ecc.) al momento dell'ingresso a scuola;
assumere 13.000 nuovi agenti di polizia.
A fine marzo 2025, a fronte di un quadro finanziario ancora non promettente, la Cancelliera è dovuta nuovamente intervenire, annunciando una radicale riforma del sistema di sussidi per disabilità o malattia, che assicurerà risparmi per almeno 5 mld £ all’anno entro la fine di questo decennio e che dovrebbe rispondere alle storture di un sistema di welfare che ha di fatto disincentivato negli anni la ricerca o lo svolgimento di un’attività lavorativa.
Il Governo ha altresì avviato profonde revisioni del sistema pensionistico e di quello di pianificazione urbanistica e annunciato una riforma del settore pubblico, con una spinta all’innovazione dei processi e alla meritocrazia.
Entro l’estate 2025, il Governo pubblicherà una nuova strategia industriale che si focalizzerà su otto settori considerati strategici: manifattura avanzata, energia pulita, industrie creative, difesa, digitale, scienze umane, e servizi professionali alle imprese. A giugno 2025 è infine prevista l’ufficializzazione della Spending Review che coprirà gli anni restanti della legislatura.