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Il Vietnam si configura come una delle economie più dinamiche del Sud-Est asiatico. La sostenuta crescita economica degli ultimi trent’anni gli ha permesso di entrare ufficialmente tra i Paesi a medio reddito nel 2011, e attualmente mira a raggiungere lo status Paese ad alto reddito entro il 2045. Nel 2025, il Governo vietnamita punta ad una crescita del +8%, obbiettivo sfiorato nel primo semestre con un aumento del PIL reale del +7,52%, il tasso più elevato per questo periodo dall’inizio del decennio.
Con oltre 100 milioni di abitanti e una popolazione in crescita, il Vietnam rappresenta il principale partner italiano nel Sud-Est asiatico. Nel 1973 il nostro Paese fu uno dei primi dell’Europa Occidentale a stabilire relazioni diplomatiche con il Vietnam. Da allora i rapporti bilaterali hanno visto una costante intensificazione come testimoniato dallo scambio di numerose visite ai più alti livelli istituzionali. La collaborazione in ambito economico-commerciale è stata parallelamente consolidata nell’ambito del Partenariato strategico (sottoscritto nel 2013), dei relativi Piani di Azione per la sua attuazione e attraverso i lavori annuali della Commissione Economica Mista (la più recente tenutasi a Hanoi il 17 gennaio 2025).
I Memorandum of Understanding tra il Ministero italiano delle Infrastrutture e Trasporti e l’omologo vietnamita sulla collaborazione nel settore della mobilità (Roma, novembre 2016), tra il Ministero italiano dell’Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare e il Ministero vietnamita delle Risorse Naturali e Ambiente (Hanoi, giugno 2018) e tra il Ministero dello Sviluppo Economico e il Ministero vietnamita dell'Industria e Commercio in ambito energetico (Roma, giugno 2019) hanno contributo a dare corpo alla nuova fase dei rapporti bilaterali in settori strategici per le nostre aziende, dotandoli di un quadro istituzionale di riferimento.
La straordinaria espansione economica del Vietnam affonda le radici nel vasto programma di riforme promosso dal governo a partire dal 1986, il Đổi Mới (“Rinnovamento”). Con l’obiettivo di creare un’economia socialista di mercato, questo processo ha innescato un vero e proprio boom economico (il paese non ha mai registrato da allora una crescita del PIL inferiore al +2,5%, anche negli anni della pandemia Covid-19) e una radicale trasformazione del quadro socioeconomico del Paese, determinando un progressivo e costante incremento della classe media, soprattutto nelle maggiori aree urbane.
L’economia vietnamita è sostenuta dal settore manifatturiero trainato dagli investimenti esteri e dalla disponibilità di una manodopera qualificata a basso costo. Il comparto manifatturiero è costituito per la maggior parte da PMI, ma la maggior parte del valore aggiunto viene realizzato da gruppi di maggiori dimensioni. L’integrazione del Vietnam nelle catene del valore globali e i numerosi accordi di libero scambio di cui fa parte (17 quelli in vigore, tra cui gli accordi ASEAN, il CPTPP e il RCEP) fanno del Paese una importante piattaforma regionale. Significativo ma ancora in fase di attuazione è l’Accordo di Libero Scambio tra Unione Europea e Vietnam (EVFTA). Entrato in vigore nel 2020, esso prevede la graduale riduzione o abolizione delle barriere tariffarie (e di quelle non tariffarie per autovetture e farmaceutica) tra le due economie entro il 2030. Un Accordo sulla Protezione degli Investimenti è attualmente in fase di ratifica da parte degli Stati Membri dell’UE. Grazie all’EVFTA, le imprese italiane beneficeranno di nuove opportunità di cooperazione con il Vietnam in ambiti in cui l’Italia gode di vantaggi comparati.
Nel primo semestre del 2025 l’interscambio tra Italia e Vietnam ha raggiunto i 3,6 mld USD a giugno (+6,2% su base annua). Le esportazioni vietnamite sono state pari a 2,6 mld (+4,6%), mentre le importazioni dall’Italia hanno sfiorato 1 miliardo (+10,5%). I principali prodotti esportati dal Vietnam verso l’Italia sono stati caffè (409,2 mln USD, +47,4%) e calzature (287,3 mln USD, +53%), mentre hanno subito un calo i prodotti siderurgici (358,7 mln USD, -32,3%), e un dato piatto per telefonia mobile (263,3 mln USD, - 0,91%) e computer, dispositivi elettronici e relativa componentistica (237,9 mln USD, +1,3%). Dal lato italiano, la meccanica strumentale resta la principale voce dell’importazione, nonostante la progressiva diminuzione in termini di percentuale del nostro export totale (rappresentava il 30,1% nel 2020 a fronte del 23,5% nel 2024). Al contrario, come seconda voce si posiziona il settore farmaceutico che ha mostrato un’espansione significativa (+10,8% per un totale di 158,4 mln USD). Un elemento di rilievo nell’interscambio bilaterale è rappresentato dalla forte complementarità settoriale che caratterizza alcuni flussi commerciali. Nel comparto tessile, l’Italia esporta in Vietnam tessuti, pelli, materiali e filati (121 mln USD, +12,3% e 71 mln USD, +5,9%), utilizzati come input produttivi dall’industria locale, mentre il Vietnam esporta verso l’Italia prodotti tessili e calzature già confezionate (197 mln USD, +22,8% e 287,3 mln USD, +53%), a conferma sia della divisione del lavoro lungo la filiera, sia della interdipendenza fra i due Paesi. Una dinamica simile si osserva nella meccanica strumentale, dove l’Italia fornisce al Vietnam macchinari e impianti (229 mln USD, +8,5%) funzionali alla modernizzazione della manifattura.
Sono presenti oltre 150 aziende italiane in varie forme: stabilimenti produttivi, uffici di rappresentanza, accordi di distribuzione esclusiva o terziarizzazione della produzione.
In Vietnam inoltre sono presenti tre centri tecnologici finanziati da ICE, rispettivamente nei settori tessile, calzaturiero e della lavorazione del marmo. I centri tecnologici vedono l’attiva collaborazione di ACIMIT, ASSOMAC e Confindustria Marmomacchine con le rispettive omologhe vietnamite.
Dati generali VIETNAM
| Forma di stato | Repubblica Socialista |
|---|---|
| Superficie | 331.210 Kmq |
| Lingua | Vietnamita |
| Religione | atei (86,3%), cattolici (6.1%), buddisti (5.8%), protestanti (1%), altro (0.8%) |
| Moneta | dong vietnamita |
ANALISI SWOT (STRENGTHS, WEAKNESSES, OPPORTUNITIES, THREATS)
Punti di forza
- Posizione geografica
- Mercato locale
- Estesa rete di accordi commerciali
- Stabilità politica
- Tasso di crescita del PIL e stabilità macroeconomica
Punti di debolezza
- Burocrazia statale
- Corruzione
- Inadeguatezza delle infrastrutture
- Normative del lavoro restrittive
OPPORTUNITA'
Cosa vendere
- Macchinari e apparecchiature
- Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
- Mobili
- Flussi turistici
- Bevande
Dove investire
- Prodotti tessili
- Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
- Mobili
- Attività immobiliari
- Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
MINACCE
- Rischio di escalation militare legato alle rivendicazioni di sovranità sulle isole del Mare Orientale (Rischi politici)
- Cambiamenti climatici e calamità naturali (Rischi operativi)
- Sofferenze nel sistema bancario (Rischi economici)
Nota: I punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce sono identificati localmente sulla base di informazioni qualitative e quantitative (provenienti da varie fonti).
Presenza italiana
| Azienda | Settore | Sito internet | Informazioni utili |
|---|---|---|---|
| "S.C" COMMERCIAL SERVICE OF EDOARDO BURATTINI |
| Providing law, accounting and auditing service | |
| 2008 SOCIETY AND INVESTMENT RESEARCH SERVICE |
| Business development services, technical and marketing services | |
| AASTUDIO DESIGN |
| Sito Internet | Designing and consulting architecture, interior and outside service |
| ACCADEMIA ITALIA CO. LTD |
| Sito Internet | Providing architecture, environment, urban planning, and interior design service. |
| ALBATRANS HO CHI MINH CITY |
| Sito Internet | International freight forwarder |





