Aspetti Normativi (COLOMBIA)
ASPETTI NORMATIVI E LEGISLATIVI
Regolamentazione degli scambi
Sdoganamento e documenti d´importazione[1]: per dare inizio alle procedure di importazione è necessario tenere conto dei requisiti del Ministero de Commercio, Industria e Turismo. In particolare, bisogna porre attenzione: a) sottovoce tariffaria della tariffa doganale (è importante chiarire che l’unico Ente autorizzato a determinare la classificazione tariffaria è la DIAN); b) studio di mercato con l’obiettivo di rilevare la fattibilità economica dell’importazione, analizzando: il valore del prodotto nel mercato internazionale, il costo del trasporto internazionale, la commissione dell’agenzia doganale tra altri costi finanziari; c) è importante consultare il codice doganale del prodotto per conoscere i costi di importazione (dazio doganale e imposta alle vendite IVA) e verificare attraverso la tariffa doganale se il prodotto richiede approvazioni previe e di eventuali iscrizioni presso gli enti ICA, INVIMA, Ministerio de Minas, Ministerio de Ambiente, Ministerio de Transporte, Superintendencia de Vigilancia y Seguridad Privada, Superintendencia de Industria y Comercio. Nel caso in cui il prodotto non sia soggetto alle citate autorizzazioni, (segnalate nel decreto 0925 del 9 maggio 2013), non è richiesto il rilascio del Registro d’Importazione, dal Ministerio de Comercio Industria y Turismo. L’importatore dovrà inoltre, dare procura per delegare l’agenzia doganale o un rappresentante speciale, per svolgere la procedura di richiesta del Registro d’Importazione; d) L’importatore dovrà immatricolarsi presso la Camera di Commercio locale e chiedere il rilascio del Registro Unico Tributario (RUT), rilasciato dalla locale Agenzia delle Entrate (Dirección de Impuestos y Aduanas Nacionales – DIAN). Per quanto riguarda il rilascio del Numero d’Identificazione Tributaria (NIT), le persone fisiche dovranno rivolgersi alla sede di Bogotá, Calle 75 No. 15-43 e le Persone Giuridiche, Carrera 6 No. 15-32; e) Informarsi su eventuali accordi commerciali per eventuali riduzione sulle imposte; f) Definire i termini di negoziazione e consegna INCOTERM (International Commercial Terms); g) Scegliere il corriere aereo o marittimo per il trasporto della merce; h) Il fornitore del prodotto deve emettere la fattura secondo le caratteristiche richieste dalla DIAN. Tutte le procedure per l’esportazione di beni e servizi si compileranno attraverso piattoforme elettroniche ufficiali dopo un’attenta registrazione.
Classificazione doganale della merce[2]: secondo il Ministero de Comercio, Industria y Turismo, nel Decreto 2153 de 2016 Artículo 7°, la procedura per la classificazione della merce è sottoposta al regolamento generale del Sistema Doganale Nandina (CAN), uno degli strumenti armonizzati di commercio estero più importanti di cui dispone la Comunità Andina. È basato sul Sistema Armonizzato dell’Assegnazione e Codificazione della Merce, del Consiglio della Cooperazione Doganale.
Restrizioni alle importazioni[3]: non presenti per circa il 96% dei prodotti e delle merci importate. Il Consiglio del Commercio Estero, in ogni caso, ha il potere di determinare restrizioni all’importazione di alcuni prodotti con l’obiettivo di stimolare la produzione nazionale.
Importazioni temporanee: le importazioni temporanee normalmente godono di un periodo standard di 6 mesi (rinnovabili per ulteriori 6mesi). La procedura è la stessa prevista per l’importazione definitiva; ciò che cambia è solamente il modulo da compilare necessario per l’approvazione.
Attività di investimento e insediamenti produttivi nel Paese
Normativa per gli investimenti stranieri[4]: l’investimento di capitale estero (da parte di persone non residenti in Colombia) nel territorio colombiano, incluse le zone franche, segue la direttiva del Regime di Investimenti Internazionali con il decreto 2080 dell’anno 2000, art. 1. Questo articolo è inteso come guida in caso d’investimento.
La legislazione colombiana prevede per gli imprenditori partecipazioni attraverso: società off-shore costituite ad hoc dall’investitore, contratti, succursali di società straniere, imprese uni-personali, società colombiane con investimenti stranieri nelle forme previste dalla normativa locale. Tranne casi particolari (nel settore dei servizi pubblici e progetti minerari di valore superiore a 113 mln/€) per gli investimenti stranieri è sufficiente la registrazione dei contratti presso la Banca Centrale colombiana. Gli investimenti esteri sono protetti e garantiti da convenzioni e accordi internazionali (OPIC y MIGA), anche in materia di conciliazione e di arbitrato internazionale (ICSID).
Effettuare investimenti in Colombia può essere particolarmente vantaggioso grazie ad alcuni incentivi di natura soprattutto tributaria. In particolare, i contratti di stabilità giuridica garantiscono che la normativa vigente (e/o la sua relativa interpretazione) al momento dell’investimento non venga modificata, peggiorando di fatto le condizioni alla base della scelta di effettuare l’investimento stesso.
È prevista, inoltre, la deducibilità per altre imposte: a) 25% del valore dell’investimento in progetti di sviluppo scientifico e tecnologico, deducibili dall’imposta sul reddito. b) 200% di deducibilità dall’Imposta sul Reddito per i pagamenti di salari e contributi a dipendenti portatori di handicap. Allo scopo di proteggere l’investimento estero, la Colombia fa parte dell’Agenzia Multilaterale che garantisce gli investimenti (MIGA), del Centro internazionale per il regolamento delle controversie relative ad investimenti (CIAD/ICSID), e della Società di investimento privata all’estero (OPIC).
Legislazione societaria: tra le tipologie ammesse, si ricordano: la Società anonima (Sociedad Anonima) costituita da un minimo di 5 soci responsabili fino all’importo dei loro contributi (capitale sottoscritto); La Società a responsabilità limitata (Sociedad de responsabilidad limitada, S.r.l.) che prevede un numero di soci che varia da un minimo di 2 a un massimo di 25 responsabili nei limiti del loro apporto; La Filiale di Società Estere (il codice del commercio prevede che, se la società straniera intende svolgere attività in Colombia su base permanente, deve aprire una filiale con sede nel Paese); la Società per Azioni Semplificata (Sociedad Anonima Simplificada) consente, rispetto agli schemi societari tradizionali, una significativa riduzione dei costi di costituzione e dei necessari passaggi burocratici e garantisce una enorme flessibilità organizzativa, valorizzando la reale volontà dei soci (la L. 1258/2008 non prevede alcuna limitazione al genere d’impresa che può costituirsi nella forma della SAS, né sotto gli aspetti dimensionali né sotto quello delle attività esercitabili).
Brevetti e proprietà intellettuale
La Colombia aderisce all’Organizzazione per la tutela della proprietà intellettuale (WIPO). Il quadro legale colombiano è regolato dalla Comunità Andina e dalla legislazione nazionale (Decisione 344 della Comisión del Acuerdo de Cartagena; Decreto 117/1994; Codice di Commercio e Codice di Autoregolamentazione Pubblicitaria), che prevede la protezione anche per beni intangibili (decisione 486 CAN; Decr. 2153/1992 e 2591/2000). Presenti 4 gruppi di diritti riguardanti le nuove realizzazioni, i contrassegni, il know-how e la normativa contro la concorrenza sleale.
In materia di marchi e denominazioni di origine, la Decisione 486 del 2000 stabilisce che l’uso esclusivo nei Paesi andini si concede per un periodo di 10 anni prorogabile indefinitamente su richiesta del titolare, sempre che tale richiesta avvenga entro i sei mesi precedenti alla scadenza. Il diritto di privativa di un marchio si acquisisce mediante la sua registrazione presso l’ufficio nazionale che gestisce la proprietà industriale, che nel caso della Colombia è la Superintendencia de Industria y Comercio.
Anche la disciplina sui brevetti (patentes) è regolata a livello di Comunità Andina e trova la sua fonte nella citata Decisione 486 del 2000. Secondo la legge, sono brevettabili tutte le invenzioni di prodotto o di procedimento in tutti i campi della tecnologia che siano nuove, originali e suscettibili di applicazione industriale. Il diritto di uso esclusivo conferito al titolare del brevetto dura vent’anni dal momento della richiesta di registrazione presso la Superintendencia de Industria y Comercio. Di seguito, alcuni importanti items per gli investitori: a) l’uso di un solo marchio nel mercato, non genera diritto dello stesso (è necessario ottenere il relativo registro per la protezione del marchio); b) la registrazione del marchio può essere cancellato per mancanza d’uso, su richiesta di qualsiasi persona interessata, dopo i tre anni della data di registrazione; c) la legislazione colombiana consente il trasferimento dei diritti patrimoniali d’autore e dei diritti derivati dalla proprietà industriale, attraverso un contratto di lavoro o di erogazione servizi.
Sistema fiscale
nazionale e di carattere locale (regionali e comunali). Le principali imposte nazionali sono l’Impuesto sobre la renta y ganancias ocasionales (imposta sul reddito e delle entrate occasionali), l’Impuesto al patrimonio (imposta sul patrimonio) e l’Impuesto al valor agregado (IVA). Tra le imposte locali si ricordano: Impuesto de industria y comercio (imposta sull’industria e sul commercio) e Impuesto predial (imposta prediale).
Anno fiscale: 1 gennaio - 31 dicembre 2018.
Imposta sui redditi delle persone fisiche[5]: sono esenti dell’imposta sul reddito le persone fisiche o stranieri residenti nel Paese i cui redditi lordi siano al di sotto di COP 47.978.000 e che non abbiano un patrimonio lordo superiore a 154.215.000 di COP. La percentuale di imposta sul reddito per persone fisiche nonché per imprese raggiunge il 33% a seconda del livello del reddito. Il 27 dicembre 2018 è stata approvata la legge n. 2442 con la quale si è modificato lo statuto fiscale creando i meccanismi di lotta all’evasione. Per i soggetti passivi nazionali o stranieri dell’imposta sulla ricchezza, la tassa è stata abolita dal 1° gennaio 2018.
Tassazione sulle attività di impresa[6]: con la Legge 1607/2012, sono state approvate importanti riforme nel sistema tributario colombiano, tra cui l’implementazione dell’imposta sui redditi per Equità CREE (9%) con l’obiettivo di finanziare programmi sociali del SENA, del ICBF, del sistema di sicurezza sociale e della salute, delle università pubbliche e del settore agricolo. La tassazione generale sulle attività d’impresa è del 25%, per gli utenti industriali e operatori delle zone franche è del 5%, mentre per le società straniere senza succursale né stabilimento permanente in Colombia è del 43%. È stata approvata nel 2014 l’imposta minima alternativa locale (Impuesto Mínimo Alternativo Nacional) - IMAN e l’imposta minima alternativa semplice (Impuesto Mínimo Alternativo Simple) – IMAS, per i lavoratori dipendenti e autonomi. Le stesse sono calcolate in base al livello di stipendio del contribuente.
Imposta sul valore aggiunto (IVA)[7]: dal 1° gennaio 2017 l’IVA è aumentata, passando dal 16% al 19%. Sono presenti casi di esenzione o d’applicazione dell’aliquota ribassata al 5% (alcuni macchinari per l’agricoltura, alcune materie prime di uso agricolo, alcune tipologie di caffè e frumento, etc.). È prevista un’imposta al consumo per veicoli, telecomunicazioni, alimenti e bevande al 4%, 8% e 16%, fino al 19% per le bevande zuccherate e birra. All’inizio del 2018 è stato firmato l’accordo tra l’Italia e la Colombia per evitare la doppia imposizione fiscale. Questo accordo che già é vigente, servirà come incentivo alle imprese nazionali per investire nel territorio estero evitando quindi di essere tassati in entrambi i paesi in cui svolgono le operazioni. Con la Legge 2004/2019, attraverso l’accordo tra il Governo della Repubblica di Colombia e il Governo della Repubblica Italiana, ha approvato l’eliminazione della doppia fiscalità per quanto riguarda le tasse sul reddito e la prevenzione di evasione ed elusione e il relativo protocollo, firmato a Roma il 26 gennaio 2018.
[1] Fonte: Ministerio de Comercio, Industria y Turismo
[2] Fonte: Decreto 4927 del 2011 “Por el cual se adopta el Arancel de Aduanas y otras disposiciones”
[3] Fonte: Manual Licencia Previa: Ministerio de Comercio, Industria y Turismo.
[4] Fonte: Decreto 2080 del 2000 “Régimen de Inversiones Internacionales”; Guida Legale 2011 (Ambasciata d’Italia in Colombia) e Inversión Extranjera Directa en Colombia”; Banco de la República Departamento de Cambios Internacionales www.banrep.gov.co
[5] Fonte: Statuto Tributario, art. 241 www.secretariasenado.gov.co
[6] Fonte: KPMG; Procolombia www.secretariasenado.gov.co
[7] Fonte www.mihacienda.gov.co