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Aspetti Normativi (SUD AFRICA)

ASPETTI NORMATIVI E LEGISLATIVI

Regolamentazione degli scambi

Sdoganamento e documenti di importazione: necessaria fattura commerciale, polizza di carico con copie non negoziabili, lista delle casse imballate, modulo doganale ai sensi dell'articolo 17 del Regolamento Ce 612/2009 e SAD 500. Per alcuni prodotti alimentari, alcolici e medicamenti, è consigliabile la licenza di importazione e certificazioni fitosanitarie rilasciate dagli istituti di competenza dal Paese di origine. Le operazioni di sdoganamento devono essere seguite da Agenti Doganali. Dal 2012 è pienamente in vigore il TDCA, che prevede la quasi completa liberalizzazione del commercio bilaterale tra Sudafrica e Paesi membri della Comunità europea; tale trattato si applica per i soli beni prodotti interamente in Paesi membri della Comunità europea.

Classificazione doganale delle merci: dal 1994 il sistema delle tariffe doganali è stato semplificato e razionalizzato al fine di adeguarlo ai requisiti previsti dagli impegni assunti in sede WTO. In seguito alla ratificazione dell’EPA con il Botswana, il Lesotho, il Mozambico, la Namibia, il Sud Africa e lo Swaziland i dazi verso e dall’Europa sono minimizzati. Il concordato implica una liberalizzazione dei mercati delle due regioni: i sei stati non dovranno più pagare quote e dazi doganali per esportare i propri prodotti sul mercato europeo (ad eccezione di prodotti agricoli e dell’industria ittica) e in cambio rilassando di molto le barriere all’entrata di prodotti provenienti dall’Unione. Esclusi dai termini dell’accordo rimangono i servizi, gli investimenti, i diritti di proprietà intellettuale e gli appalti pubblici.

Restrizioni alle importazioni: ogni anno il Department of Trade and Industry pubblica una lista di merci sottoposte a licenza di importazione, anche se negli ultimi anni l’emissione di licenze è stata limitata a favore dell’imposizione di barriere di tipo tariffario. Per alcune categorie di merci è necessaria la letter of authority. È richiesto il rispetto di determinati standard per l’importazione di merci nella categoria elettrotecnica. Dettagli nel sito di National Regulation Compulsory Standards (www.nrcs.org.za).

 

Attività di investimento e insediamenti produttivi nel Paese

Normativa per gli investimenti stranieri: parità di trattamento per investitori locali ed esteri; questi ultimi hanno ampia autonomia nella scelta dei programmi di investimento, della forma societaria da adottare, delle aree merceologiche (a eccezione di sicurezza e difesa) e sull’utilizzo di finanziamenti interni.

Legislazione societaria: la normativa in materia prevede la Close Corporation, i cui soci sono persone fisiche con responsabilità limitata (ritenuta poco competitiva per investitori stranieri); la Company, pubblica nel caso possa emettere azioni trasferibili, e privata; la Private Company, forma societaria più diffusa, può constare di un socio/amministratore unico, e di un rappresentante legale che deve obbligatoriamente essere residente in Sudafrica; la Subsidiary, ovvero sussidiaria di società estere, è considerata a tutti gli effetti di diritto sudafricano; sono, infine, previste le filiali considerate di diritto straniero e soggette all’obbligo di registrazione

 

Brevetti e proprietà intellettuale[1]

Il brevetto su invenzioni, marchi e proprietà industriale, richiede una registrazione che viene effettuata da Uffici legali specializzati. Nel 1999 il Sudafrica ha aderito al Trattato per la Cooperazione sui Brevetti (PCT) che consente al richiedente di depositare la richiesta in uno dei Paesi aderenti. I marchi, invece, sono regolamentati dalla Legge sui Marchi (Trade Marks Act) del 1993; la protezione ha la durata di 10 anni rinnovabile. La disciplina e la tutela del Diritto d’Autore è prevista dalla Legge sul Diritto d’Autore (Copyright Act) del 1978; i diritti d’autore hanno una durata massima di 50 anni.

 

Sistema fiscale

Anno fiscale: 1° marzo 2019– 29 febbraio 2020.

 

Imposta sui redditi delle persone fisiche

Reddito imponibile (ZAR)

ZAR + Aliquota

0 – 205.900

18%

205.901 – 321.600

37.062 + 26%

321.601 – 445.100

67.144 + 31%

​445.101 – 584.200

105.429 + 36%

​584.201 – 744.800

155.505 + 39%

​744.801 – 1.577.300

218.139 + 41%

oltre 1.577.300

59.464 + 45%

 

 

Tassazione sulle attività d’impresa:

La normativa prevede una tassazione del 28% sui profitti di tutte le aziende straniere o sudafricane che operino nel territorio sudafricano. È prevista, in aggiunta, l’aliquota del 20% sui dividendi netti dichiarati. Quest’ultima aliquota può essere diminuita sulla base di accordi bilaterali tra il Sudafrica e gli altri paesi. Per quanto riguarda l’Italia, i dividendi sono tassati in Italia per il 15% e in Sudafrica per la differenza (5%). I trust vengono tassati al 45%, mentre per le piccole imprese il governo sta proseguendo in un percorso di tassazione agevolata tramite l’innalzamento degli scaglioni a parità di aliquote.

Imposta sul valore aggiunto (VAT): 15% sulla vendita di beni e servizi (sono esclusi alcuni prodotti alimentari).

 

[1] www.cipc.co.za

 

“Business Atlas 2020: guida agli affari in 56 mercati per il business italiano” a cura delle Camere di Commercio italiane all’estero.
Ultimo aggiornamento: 26/07/2022