L'impianto, una volta realizzato, dovrebbe diventare il più grande complesso al mondo di trasformazione del greggio in prodotti chimici e si inserisce nell'obiettivo governativo di diversificare il modello produttivo nazionale, con espansione della filiera oil&gas nel comparto downstream.

L'Amministratore Delegato di Aramco Nasser ha dichiarato che la decisione definitiva sarà finalizzata nel 2019, al termine di uno studio biennale di fattibilità. Una volta a regime, l'impianto potrà processare 400.000 barili al giorno di greggio e trasformarli in 9 milioni di tonnellate di prodotti chimici e oli minerali all'anno, oltre a produrre 200.000 barili al giorno di carburante diesel destinati al consumo interno.

L'Amministratore Delegato di SABIC al-Benyan ha dichiarato che si tratta di un progetto paritetico, che utilizzerà tecnologie innovative per distillare prodotti chimici dal petrolio destinati alla produzione di materiali plastici, sia per la domanda interna che per l'esportazione verso i mercati asiatici.

Il progetto del nuovo polo petrolchimico dovrebbe creare 30.000 posti di lavoro diretti e nell'indotto e contribuire alla formazione dell'1,5% del PIL saudita nel 2030, in linea con le direttrici di diversificazione economica contenute nel piano di sviluppo Saudi Vision 2030.

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Ambasciata d'Italia - ARABIA SAUDITA