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Homepage Settore Chimica, Farmaceutica,Gomma e Plastica, Prodotti di minerali non metalliferi

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L'industria chimica italiana ha saputo negli ultimi anni cogliere molte delle opportunità che venivano dal mercato globale, forzata in questo anche dalla consapevolezza delle crescenti difficoltà del mercato interno e si è sempre più orientata ai mercati esteri.

La quota di export sul fatturato è aumentata di 30 punti percentuali dal 1990 e di ben 11 punti percentuali nei soli anni Duemila, rendendo il settore meno dipendente dalla domanda interna.

La chimica è, inoltre, il settore italiano con la più elevata incidenza di imprese esportatrici (54%) dopo la farmaceutica. Anche le imprese a capitale estero presenti in Italia esportano; rappresentano, infatti, circa un terzo dell'export complessivo del comparto.

È opportuno sottolineare che l’industria chimica in Italia è costituita sia da grandi gruppi, sia da una forte presenza produttiva di imprese a capitale estero, sia da centinaia di medie e piccole imprese.

Nel periodo 2007-2012 l'export italiano di chimica è cresciuto del 13%, cioè quasi il doppio della media manifatturiera (7%) e con una performance particolarmente dinamica nei settori della chimica fine e specialistica (+18%). Tra le destinazioni, assumono sempre più importanza mercati emergenti come Turchia, Polonia, Cina e Russia. I mercati principali rimangono, comunque, quelli dell'Europa occidentale (Germania, Francia, Spagna, Regno Unito) e gli Stati Uniti.

Quasi tutti i maggiori gruppi chimici a capitale italiano e anche un buon numero di realtà medio-piccole sono presenti all'estero con propri stabilimenti produttivi.

In alcuni comparti, detergenza, cosmetica, vernici, adesivi, ausiliari per l’industria, si è sviluppata una forte specializzazione dell’industria chimica italiana, dimostrata dai crescenti attivi nella bilancia commerciale. Nei principi attivi farmaceutici si conferma una leadership mondiale sui prodotti più innovativi.

L’industria chimica (con esclusione dei prodotti farmaceutici finiti) è rappresentata in Italia da Federchimica che raggruppa 17 associazioni di settore.

 

Nella chimica farmaceutica i paesi dell’area euro, principali importatori nel settore, mostrano tassi di variazione reale significativi (superiori al 7% per il 2014 e per il 2015, dati Agenzia ICE – Prometeia, Evoluzione del commercio per con l’estero per aree e settori, 2013-2015). La quota italiana sulle esportazioni di articoli farmaceutici nel 2012 è del 4,3%.

I principali importatori dei prodotti in gomma e plastica sono, invece, gli Stati Uniti, la Cina, la Germania, la Francia e il Messico (dati UNCTAD). La quota italiana sulle esportazioni di articoli in gomma e plastica nel 2012 è del 4,8%.

I prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (vetro, ceramica, materiali non metallici per l’edilizia), che pesano per l’1,1% delle esportazioni mondiali, vedono una quota italiana nel 2012 del 6,3% (dati Agenzia ICE – Rapporto Annuale 2013).

 

Testi elaborati con la collaborazione di Federchimica.

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