Rischi politici (SERBIA)
Governance
La Serbia prosegue il suo percorso di adeguamento delle istituzioni, dell'amministrazione pubblica e dei rapporti con i cittadini (tutt'ora fortemente condizionati dalla maggioranza politica al potere) agli standard europei, nel quadro del processo di adesione all'UE. Sul piano interno l'obiettivo dichiarato rimane il rafforzamento dello stato di diritto (attraverso le necessarie riforme del sistema giudiziario, dell'anti-corruzione e per il funzionamento dei media) e, su quello esterno, la priorità è data allo sviluppo della cooperazione regionale e al Dialogo con l'ex Provincia Autonoma del Kosovo, la cui indipendenza non è ancora riconosciuta da Belgrado. A novembre 2024, il Presidente Vucic ha annunciato l'intenzione della Serbia di completare il processo di riforme necessario all'adesione e raggiungere la piena armonizzazione all'acquis comunitario entro la fine del 2026.
Conflitti
Oltre che con il Kosovo, esiste un livello latente di conflittualità regionale e interetnica legata a questioni, alcune delle quali ancora aperte, che erano state all'origine dei conflitti degli anni '90. Non si registrano episodi o particolari rischi di terrorismo interno o internazionale.
Processo di adesione alla UE
La Serbia ha formalmente avviato il negoziato per l'adesione all'Unione Europea nel 2014, dopo aver ottenuto lo status di Paese candidato nel 2012. La Commissione Europea ha in passato indicato il 2025 come data orientativa per l'ingresso del Paese nell'UE, tuttavia nel 2020 il processo di adesione non ha registrato l'apertura di alcun capitolo negoziale e finora sono stati aperti 22 capitoli negoziali aperti con Bruxelles (su 35). Nel 2024 non vi sono stati progressi. Pur non essendo stata raggiunta l'intesa sull'apertura del nuovo gruppo di capitoli, la Presidenza di turno dell'UE ha inviato una lettera incoraggiante alla Serbia con cui ha comunicato il raggiungimento degli opening benchmark del cluster 3 (concorrenza e crescita inclusiva), prima tappa del processo per l'apertura del cluster, auspicata per l'inizio del 2025 ma che sarà valutata alla luce dei progressi della Serbia sui c.d. fondamentali.
OMC
La Serbia non è membro dell'OMC: l'adesione a tale organizzazione è bloccata in particolare dal divieto di coltivazioni OGM nel Paese. La Serbia è invece membro del WIPO e presenta un quadro normativo per la protezione della proprietà intellettuale generalmente in linea con i principali accordi internazionali e gli standard UE in materia.
Dialogo politico interno
Le elezioni politiche anticipate del 17 dicembre 2023 hanno confermato il primato del partito del Presidente Vucic, l'SNS, in Parlamento, dove ha ottenuto la maggioranza assoluta con 129 seggi sui 250 dell'Assemblea Nazionale. Sul piano interno il 2024 e? stato caratterizzato da numerose manifestazioni di protesta. A seguito della firma a luglio 2024 dell?MoU UE ? Serbia sulle materie prime critiche, nel corso dell?estate si è registrato un riacutizzarsi delle contestazioni del progetto di sfruttamento dei giacimenti di litio presenti nel Paese. A novembre 2024 l?incidente avvenuto alla stazione ferroviaria di Novi Sad, dove il crollo di una tettoia ha provocato 15 vittime, ha generato nuove tensioni sociali guidate dalle proteste degli studenti, ancora più insistenti anche a gennaio 2025.