Quadro macroeconomico (GERMANIA)
La Germania è la prima economia dell’UE, con un PIL nel 2021 pari a 3.601,8 miliardi di euro (nel 2020 erano 3.329,0). Al PIL tedesco contribuiscono soprattutto i servizi (70% del PIL), e l’industria manifatturiera (circa il 24% del PIL, al netto del comparto edilizio che pesa per il 5.5%), mentre l’agricoltura e la pesca rappresentano circa lo 0,9% del PIL.
Anche nel 2021 la situazione economica generale della Germania è stata segnata dalle conseguenze della pandemia, in particolare per quanto riguarda le difficoltà di approvvigionamento e di materiali. Sebbene l’economia tedesca abbia dato segnali di ripresa dopo il crollo del 2020 (-4,1%) registrando nel 2021 una crescita del PIL del 2,6% rispetto al 2020, tuttavia, ciò non è bastato a compensare il forte calo registrato nel primo anno di pandemia. Rispetto al 2019, l'anno precedente alla crisi, il PIL era ancora inferiore del 2,0%. Per quanto riguarda le proiezioni, il Governo prevede di chiudere il 2022 con una crescita dell'1,4%, mentre per il 2023 si confermano le previsioni di recessione (-0,4%).
Nel 2021 il tasso di disoccupazione si è attestato al 3,6%. Sempre nel 2021 il numero di occupati in Germania era di circa 44,9 milioni di persone, dato tendenzialmente invariato rispetto all’anno precedente. Nel 2022 (dati di giugno dell’Agenzia federale per l’occupazione), il tasso di disoccupazione destagionalizzato è salito al 5,3%, oltre le stime degli analisti (+5%).
Nel 2021 il commercio estero ha registrato una ripresa rispetto al forte calo dell'anno precedente. La Germania ha esportato all'estero il 14,3% in più di beni e servizi rispetto al 2020. Allo stesso tempo, le importazioni sono aumentate del 17,3%. Nel 2021, il commercio della Germania con l'estero è stato quindi solo leggermente inferiore al livello pre-pandemia del 2019.
Il deficit tedesco nel 2021 si è attestato al 3,7% del PIL (nel 2020 era del 4,3%). Il debito pubblico nel 2021 si è attestato al 68,9% del PIL.
(Fonte Destatis)