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Quadro macroeconomico (ANGOLA)

L'Angola ha una superficie di 1.246.700 kmq, circa quattro volte l’Italia, con la frontiera che si estende da nord a sud lungo una costa di 1.600 chilometri, dalla Namibia alla Repubblica del Congo, e da ovest a est nell’entroterra per circa 1.200 chilometri fino alla Repubblica Democratica del Congo e lo Zambia. Dal punto di vista demografico, il Paese - che cresce dal 1975 al 3% annuo - registra uno dei tassi di fertilità più elevati del Continente, nonostante sia in graduale diminuzione rispetto all’ultimo decennio (da 6,2 nel 2010 a 5,4 nel 2021), e possiede una popolazione giovanissima di 33 milioni di abitanti, con un’età mediana di circa 16,7 anni. Circa ogni due decenni la popolazione del Paese raddoppia e nel 2030 si dovrebbe superare la soglia dei 50 milioni di abitanti.

Ricchissima di risorse minerali è il settimo paese più esteso dell’Africa, a maggio 2022 è stato il primo produttore di petrolio, con 1,16 milioni di bpd, nell’Africa Subsahariana, superando la Nigeria, e quarto produttore di diamanti al mondo, con una produzione media di 9,3 milioni di carati nel 2021. Con oltre il 60% dei bacini del paese ancora da sfruttare e sostenuto da alcune riforme del settore, il paese sta cercando di attrarre nuovi investimenti per contribuire ad un significativo aumento della produzione anche se nel 2023 la produzione é rimasta sotto i livelli attesi per manutenzioni programmate nei principali pozzi in attivitá. A tale proposito, rilevante la decisione del dicembre 2023 delle Autoritá angolane di abbandonare l'OPEC per divergenze politiche e sulle quote di output assegnate, organizzazione di cui l'Angola era membro dal 2006. Possiede anche gas, sisal, ferro, rame, marmo, granito e prodotti lapidei.   

Il paese ha importantissime risorse idriche fornite dai fiumi Kwanza, Cunene, Cuango e Zaire, la cui produzione idroelettrica è solo parzialmente utilizzata soprattutto a causa della fatiscenza delle linee di trasmissione che attraversano il paese da nord verso sud, gravemente danneggiate dagli eventi bellici che lo hanno dilaniato, verso il Sudafrica e la Namibia che potrebbero esserne importanti potenziali acquirenti. La ricchezza d’acqua non viene, se non marginalmente utilizzata nei settori agricolo e zootecnico che potrebbero dare un importante apporto alla crescita economica del paese, contribuendo a realizzare la politica di diversificazione dell’economia, che continua a dipendere quasi integralmente dal settore oil&gas che genera circa il 60% del PIL ed il 90% delle esportazioni, e al riequilibrio della bilancia commerciale angolana.

Sul piano delle infrastrutture, l'Esecutivo del Presidente Lourenço intende modernizzare/realizzare una serie di opere strategiche (aereoporti, porti, ferrovie, raffinerie, piattaforme logistiche e zone franche) che nel medio periodo dovrebbero favorire gli sforzi di diversificazione e l'aumento della produzione interna, trasformando il Paese in un hub logistico regionale e creando le basi per la futura esportazione delle eccedenze. Di particolare rilevanza il Corridoio di Lobito, infrastruttura strategica che collega il porto atlantico di Lobito, secondo nel Paese per volume di traffico, attraverso la ferrovia di Benguela lunga circa 1290 km passando dalla citta' di Luau fino al confine con la RDC, collegandosi alle ferrovie congolesi e potenzialmente allo Zambia (al momento il ramo ferroviario verso questo Paese e' assente). Nelle intenzioni di queste Autorita', il Corridoio dovrebbe aumentare considerevolmente il commercio intra-africano, fornendo un percorso alternativo per l'esportazione di minerali rame, cobalto e materiali catodici - estratti in RDC (Kolwezi), riducendo le tempistiche e i costi delle tratte esistenti (Durban, Beira, Dar-es-Saalam) e favorendo anche il transito di merci da ovest verso est (quali cemento, alimenti, combustibili, prodotti chimici). La concessione trentennale del Corridoio e' stata affidata formalmente nel luglio 2023 a un consorzio europeo. L'UE ha inserito il Corridoio di Lobito nei corridoi strategici del Global Gateway e gli Stati Uniti hanno annunciato ingenti impegni finanziari per la realizzazione anche del ramo zambiano della ferrovia, adottando una dichiarazione congiunta del G20 in India.

Il Governo angolano mira, inoltre, a sviluppare lungo le quattro province fertili attraversate dal corridoio di Lobito la filiera agricola e agroindustriale (Benguela, Huambo, Bie', Moxico) per ridurre sensibilmente l'importazione di prodotti agricoli e beni alimentari. A tale proposito, si segnala la posa della prima pietra della piattaforma logistica multimodale a Caala', nella provincia di Huambo, lungo il corridoio di Lobito, frutto di una partnership pubblico-privata (PPP) promossa dall’azienda olandese Flying Swans, con il supporto del governo olandese. La piattaforma logistica, che dovrebbe essere terminata entro il 2024, offrirebbe un ambiente favorevole per lo stabilimento di attivita' produttive, assicurando un canale di sbocco sui mercati europeo e dell'Africa australe, rendendo peraltro disponibili una serie di servizi, tra cui energia, acqua e connettivitá.

Altro progetto strategico oggetto dei colloqui è la prima zona franca del Paese, la Barra do Dande, a 60 km a nord di Luanda e il collegato porto, inserito anch'esso tra i corridoi strategici del Global Gateway per un accordo di cooperazione con il porto di Sines, in Portogallo.

E' importante segnalare la recente inaugurazione del Nuovo Aeroporto Internazionale di Luanda (NAIL) ‘Antonio Agostinho Neto’, avvenuta il novembre 2023. Realizzato dall’impresa cinese AVIC, è situato a 40 km dal centro della capitale ed è progettato per un traffico di 15 mln di passeggeri e 130 mila tonnellate di merci. L’intenzione dell’Esecutivo è di creare un hub commerciale e di movimentazione passeggeri in grado di competere con i principali aeroporti dell’Africa subsahariana (come Johannesburg, Addis Abeba e Nairobi).

Ultimo aggiornamento: 09/01/2024