X Chiudi
Governo Italiano
Governo Italiano

Breadcumbs

Quadro macroeconomico (MAURITANIA)

La Mauritania è un Paese ricco di risorse minerarie (minerali ferrosi, rame, cobalto, oro, fosfati). Le acque mauritane sono molto pescose e il settore ittico costituisce la seconda voce delle esportazioni del Paese. Limitate sono invece le potenzialità agricole del Paese in ragione delle caratteristiche morfologiche e climatiche del territorio, desertico per l’80% e con una superficie coltivabile pari ad appena l’1% del totale. Siccità, invasioni d’insetti e piogge torrenziali condizionano pesantemente le performances del settore cerealicolo. Contribuendo per il 44% al PIL nazionale, il terziario risulta essere attualmente il settore economico più rilevante. Il comparto industriale (concentrato nelle città di Nouakchott e Nouadhibou), al contrario, resta poco sviluppato a causa di numerosi ostacoli: limitati investimenti, ristrettezza del mercato interno, scarsità di manodopera qualificata, inadeguatezza delle infrastrutture, alti costi di produzione e necessità per gli operatori stranieri di legarsi ad una controparte mauritana per avere la possibilità di entrare nelle attività nel Paese. Le esportazioni restano quindi per la quasi totalità legate ai minerali e alla pesca,  rendendo l’economia del Paese fortemente dipendente dalle mutevoli condizioni dei mercati internazionali.

Nel 2011 e’ stata istituita la Cassa di Depositi e Sviluppo, allo scopo di offrire crediti a lungo termine e affiancare le istituzioni bancarie nel finanziamento di progetti di sviluppo, specialmente nel settore industriale. Nel 2012 e’ stato adottato un nuovo Codice degli Investimenti, che prevede agevolazioni per le PMI e la creazione di zone franche, tra cui la prima a Nouahdibou (2013), polo di attrazione degli investimenti (ampliamento del porto, costruzione di un nuovo aeroporto). 

Negli anni più recenti la Mauritania ha dovuto affrontare diverse criticità: il crollo del prezzo del ferro ha continuato a causare pressioni sullo sviluppo economico del Paese, andando a ripercuotersi anche sui settori ad esso collegati: trasporti, costruzioni e telecomunicazioni. Secondo i dati del FMI, la Mauritania è la 155esima economia mondiale, con un PIL stimato di 7 miliardi di dollari nel 2020. Dopo una crescita stimata del PIL reale del 5,2% nel 2019, per il 2020 si prevede una contrazione pari al -3% a causa degli effetti della pandemia covid-19; solo nel 2021 si tornerà presumibilmente ad una crescita stimata del 2,2% (dati EIU). Il reddito pro-capite rimane molto contenuto e i llivello di disoccupazione elevato (10,7% nel 2020 secondo l'Economist Intelligence Unit).

L’economia della Mauritania è caratterizzata da una struttura produttiva relativamente fragile, basata sullo sfruttamento delle risorse naturali (minerarie e ittiche), che producono il 90% delle entrate fiscali del paese, e un livello di industrializzazione assai debole. La popolazione è di circa 4,6 milioni di abitanti. Il Paese si caratterizza per un elevato livello di povertà, confermato da un PIL medio pro capite stimato di 1.693 dollari annui (fonte EIU su dati FMI). Circa il 50 % della forza lavoro è impegnato nel settore primario (agricoltura e pesca), caratterizzato da un modesto livello di tecnologia, con rilevanti carenze nella trasformazione e conservazione delle materie prime.

L’economia della Mauritania rimane in ogni caso caratterizzata da una forte dipendenza dalle esportazioni delle risorse naturali minerarie e ittiche, che rendono la domanda assoggettata a fattori esogeni quali i prezzi internazionali delle materie prime e l’investimento diretto straniero nel settore dell’industria estrattiva. Lo scenario attuale preannuncia una probabile sostanziale regressione della domanda europea e asiatica e il Paese non appare particolarmente preparato a gestire l'impatto di forti shock esterni delle principali voci delle proprie esportazioni; l'aumento del prezzo dell'oro e il forte calo del prezzo del petrolio mitigheranno solo parzialmente questo effetto negativo.

In questo quadro, la Mauritania deve comunque affrontare molteplici sfide in termini di sviluppo. Queste includono un uso efficiente delle entrate derivanti dalle risorse naturali, il miglioramento della competitività, la diversificazione dell'economia e l'introduzione di misure di buona governance. Ridurre le disuguaglianze e affrontare il problema della ridistribuzione della ricchezza sono le principali problematiche che questo Paese deve e può superare - secondo Banca Mondiale -, a condizione che continui il suo impegno per migliorare la governance e favorire il miglioramento dei servizi di base finalizzato alla riduzione della povertà.

Ultimo aggiornamento: 05/02/2021