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Quadro macroeconomico (EMIRATI ARABI UNITI)

Gli Emirati Arabi Uniti presentano un’economia aperta e dinamica che, nell’arco di pochi decenni, ha saputo trasformarsi in una delle realtà più sviluppate del Medio Oriente, riuscendo a sfruttare al meglio le ingenti riserve di petrolio e gas naturale del territorio e la favorevole posizione geografica tra Asia, Europa ed Africa. Il Paese è diventato il principale hub logistico e commerciale della Regione - che esporta più della metà delle merci in ingresso (per un valore di 216 miliardi di dollari nel 2020) - nonché una destinazione turistica di primaria importanza, che ha in Dubai una delle città più visitate al mondo (7.28milioni di visitatori internazionali nel 2021).

Come gli altri Paesi della Regione, gli EAU sono stati colpiti duramente dalla pandemia da Covid-19, che ha causato un duplice shock sull'economia: da un lato, il crollo della domanda e dei prezzi del greggio ha messo sotto pressione l'industria petrolifera (principale componente del PIL, con un contributo del 30%) e le entrate pubbliche (dipendenti dai proventi della vendita degli idrocarburi per oltre il 50%); dall’altro, alcuni dei comparti più significativi del settore non petrolifero (commercio, trasporto aereo, immobiliare e turismo) sono stati investiti dalle misure di contenimento dell’infezione (chiusura dei confini, sospensione dei voli e lockdown).

Ciononostante, il Paese ha mostrato un'elevata capacità di reazione e resilienza, che si radica nei solidi fondamentali dell’economia (basso livello di indebitamento pubblico, consolidato surplus delle partite correnti e reddito pro capite tra i più elevati al mondo) e grazie alle ingenti riserve valutarie accumulate negli anni e a un sistema bancario adeguatamente capitalizzato, è stato in grado di fornire sin da subito un forte sostegno alle imprese, attivando risorse per circa 77 miliardi di dollari (22% del PIL), che hanno rappresentato il maggiore stimolo in termini assoluti a livello regionale.

La contrazione del PIL nel 2020 (-3,5% secondo il FMI) è stata inferiore rispetto a quella prevista a livello globale, tornando nel 2021 ad una crescita del 3,8%. Nel lungo periodo, i tassi di crescita sono attesi positivi - anche se inferiori alla media storica – grazie all’attuazione di ambiziosi piani di diversificazione economica, in un contesto, tuttavia, fortemente sfidante e caratterizzato da un’accentuata incertezza.

Tra i settori a maggiore valenza strategica si segnalano quelli dell’agricoltura altamente tecnologica e del farmaceutico/sanitario, soprattutto alla luce delle difficoltà di approvvigionamento sperimentate durante la pandemia. Ingenti investimenti sono attesi anche nei segmenti ad alta intensità di innovazione (sicurezza cibernetica, intelligenza artificiale, energie rinnovabili, spazio, automazione industriale, mobilità sostenibile, scienze della vita, economia circolare).

La capacità di innovazione è stata al centro di EXPO2020 Dubai "Connecting minds, creating the future” che, tenutasi nel periodo ottobre 2021 - marzo 2022, ha costituito la prima manifestazione universale dopo l’emergenza sanitaria e la conseguente crisi economica, il primo evento mondiale in presenza e una grande occasione per rilanciare il ruolo degli EAU a livello globale.  

Ultimo aggiornamento: 30/09/2022