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Politica economica (IRAN)

Il PIL e le entrate dell'erario iraniano dipendono in misura sempre minore dagli introiti delle vendite degli idrocarburi (petrolio e gas) e loro derivati (prodotti petrolchimici, fertilizzanti etc.) e quindi non sono da considerarsi intrinsecamente dipendenti dalle fluttuazioni dei prezzi internazionali delle materie prime come in passato. Le sanzioni internazionali hanno comportato la necessità di diversificare le fonti di raccolta fiscale, riducendo la dipendenza dal petrolio. Il Governo ha iniziato a finanziarsi maggiormente sul mercato attraverso l'emissione di obbligazioni ed è stato avviato un processo di riduzione delle esenzioni da imposte e delle spese correnti, con un parallelo aumento dei controlli per contrastare l’evasione fiscale. 

L'industria - soprattutto quando si tratta di aziende di grandi dimensioni - è caratterizzata da una forte presenza dello Stato: di norma, gli amministratori delegati delle principali imprese di Stato ricoprono anche l’incarico di Vice Ministri.

Al momento, il controllo statale più incisivo viene esercitato sulle industrie pesanti: impianti petroliferi, chimici e petrolchimici; siderurgia; trasporti stradali, ferroviari e marittimi; produzione e distribuzione delle risorse energetiche; assemblaggio di veicoli e di macchine agricole e movimento terra; miniere; industria aerospaziale e militare.

Particolarmente attive, inoltre, sono le Fondazioni religiose (BONYAD), istituite dopo la Rivoluzione islamica, che si presentano come grandi agglomerati che gestiscono interi comparti ospedalieri e di assistenza sociale, cooperative agricole, costruzioni popolari e progetti turistici, oltre ad ampi settori dell'industria leggera e pesante.

Per il resto, il tessuto industriale è formato da piccole e medie imprese private (fino a 50 addetti) operanti nei settori alimentare, delle bevande analcoliche e gasate, calzaturiero, del tessile e dell’abbigliamento, dei materiali da costruzione, dei prodotti elettrici e dell'elettronica, delle macchine utensili. L’iniziativa privata è inoltre rilevante nelle produzioni agricole, soprattutto quelle tradizionali (zafferano, pistacchi etc.) e nell’edilizia.

L'incidenza dei servizi sul PIL, infine, è in costante crescita, soprattutto per quanto riguarda il settore bancario, delle telecomunicazioni e della progettazione, a scopi civili e industriali.

Una delle caratteristiche del sistema economico rimane il coinvolgimento delle autorità governative – in maniera diretta o indiretta – nelle attività produttive e commerciali, con rischi in termini di inefficienza. Le autorità controllano infatti prezzi e quantità nei settori energetico, agricolo, creditizio e valutario.

La programmazione economica si basa su piani di sviluppo ventennali che vengono ripartiti in piani quinquennali. L’attuale piano quinquennale (il settimo) prevede l'ammodernamento delle infrastrutture esistenti e la realizzazione di nuovi investimenti per migliorare la mobilità nel Paese come tema prioritario. La pianificazione degli interventi riguarda i settori stradale, ferroviario, aereo e portuale. Altre aree di interesse, oltre al settore Oil & Gas, sono l’ambiente, con un forte potenziale per le energie rinnovabili (è prevista la costruzione di nuovi impianti per una capacità addizionale di 10.000 MW), inclusa la gestione delle risorse idriche, l’automotive, l’agroalimentare e il turismo. Non ultimi, i progetti nel settore sanitario.

Sul piano delle riforme, si registra l’importante impegno delle Autorità locali per la realizzazione di misure di stabilizzazione dell’economia e il potenziamento degli strumenti per l’attrazione degli investimenti (tra i quali la Foreign Investment Promotion and Protection Act – FIPPA, www.investiniran.ir), oltre alla promozione di iniziative di rivalutazione di alcune specifiche aree del Paese attraverso la creazione di Free Zone e di Zone Economiche Speciali (rispettivamente 8 e 34 in tutto).

Ultimo aggiornamento: 07/02/2024