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Quadro macroeconomico (IRAN)

Con una superficie di 1.648.000 kmq, più di 80 milioni di abitanti e una suddivisione amministrativa in 31 province, l’Iran risulta la diciottesima economia mondiale e la seconda nell’area MENA (Medio Oriente e Nord Africa). L’abbondanza di idrocarburi (il Paese possiede il 18% delle riserve mondiali di gas naturale e l’11,3% di quelle petrolifere), la favorevole posizione geografica e l’andamento demografico sono tra i fattori che contribuiscono positivamente all’andamento dell’economia. Secondo le stime del FMI, il valore nominale del PIL avrebbe dovuto superare i 470 miliardi di USD entro il 2022 con tassi di crescita che, dopo un brusco rallentamento negli anni di inasprimento delle sanzioni, si sarebbero dovuti attestare sul +4,5/5% annuo. Il ritiro di Washington dal JCPoA e il ripristino delle sanzioni USA hanno mutato il quadro. I relativi aggiustamenti hanno comportato il segno negativo nel 2018 e nel 2019, ed una timida ripresa nel 2020 e 2021. Ne hanno pesantemente risentito le esportazioni di idrocarburi, l’andamento degli investimenti esteri, nonche’ l’andamento dei principali indicatori macroeconomici.

Il deprezzamento della moneta nazionale (Rial) sta esercitando forti pressioni sul tasso di inflazione che si attesta, secondo le stime, su valori intorno al 40% su base annua. A seguito della svalutazione del Rial nei confronti del dollaro e dell’euro, ad aprile 2018 le Autorità iraniane hanno deliberato l’introduzione di un cambio ufficiale fisso (42.000 Rial per 1 USD che corrispondono a circa 52.000 Rial per 1 Euro), sanzionando penalmente la vendita di divisa estera ad un prezzo superiore a quello stabilito. Successivamente, è stato reintrodotto un sistema di cambio su un mercato cosiddetto secondario che ha comportato la presenza di alcuni elementi di flessibilità. Oltre a quello fisso stabilito dalla Banca Centrale ed applicato per l'importazione di beni "essenziali" (generi alimentari e prodotti farmaceutici), la moneta iraniana viene scambiata attualmente a circa 300.000 Rial per un Euro sul mercato informale. 

Il tasso di disoccupazione si attesterebbe intorno al 10%, con punte che si avvicinano al 30% per i giovani di età compresa tra i 15 e i 24 anni. L’indebitamento pubblico è contenuto, pari a circa il 28% del PIL ma in crescita per via della politica fiscale espansiva adottata in risposta alla crisi generata dal covid-19, mentre quello estero è estremamente contenuto. 

La legge finanziaria per l'anno persiano 1401 (21 marzo 2022-20 marzo 2023) ha tentato di rispondere alle crescenti esigenze delle fasce più deboli della popolazione aumentando sensibilmente la tassazione indiretta e cercando di colpire in tal modo la fascia più ricca della popolazione. Sul fronte del contrasto all'inflazione, il Governo intende espandere il ricorso all'emissione di titoli obbligazionari, interrompere l'allargamento della base monetaria e regolamentare l'emissione dei prestiti bancari che, se da un lato dovranno essere accessibili anche alle fasce più deboli, dall'altro dovranno seguire parametri stringenti. La principale direttrice di crescita è individuata in un piano casa, che prevede la costruzione nel prossimo quinquennio di 1 milione di unità abitative all'anno.

Nonostante il programma di privatizzazioni di asset pubblici inaugurata nell'aprile 2020, la presenza dello Stato nell’economia del Paese è ancora marcata, con partecipazioni maggioritarie in grandi imprese pubbliche e semi-pubbliche che godono di una posizione di predominio nei settori commerciali e produttivi. Grandi banche pubbliche sono presenti anche nel settore finanziario.

Il profilo demografico è caratterizzato da un tasso elevato di popolazione giovanile (oltre il 60% ha un’età inferiore ai 30 anni). L’indice base di povertà è contenuto ma una grossa parte della popolazione vive a ridosso della soglia minima.

Dopo l’upgrading ottenuto a gennaio 2018 e il  nuovo impianto sanzionatorio americano, entrato in vigore il 5 novembre 2018, l'OCSE ha stabilito due successivi downgrading, classificando l'Iran nella settimana categoria relativa alla valutazione del rischio Paese.

Ultimo aggiornamento: 23/03/2022
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