In Paraguay non esiste, per lo meno attualmente, un’industria estrattiva d’interesse, anche per la mancanza di studi attendibili sulle ricchezze del sottosuolo. Sono iniziate da poco tempo attività di estrazione di oro e di titanio e una società cilena  ha annunciato che intenderebbe iniziare nel prossimo futuro l'estrazione di ferro. Il Paraguay non è produttore di greggio; una società statunitense sta tuttavia realizzando esplorazioni petrolifere nel Chaco, nella conca di Pirity, dove si stima possa esservi una gran quantità di petrolio. Attualmente si stanno realizzando lavori all’interno della denominata “tappa sismica”, che porterà all’acquisizione dei dati sismici dell’area. Qualora venisse accertata la presenza di petrolio nella zona dovrà essere verificata la qualità del greggio (leggero o pesante) e quale trattamento di raffinazione dovrà essere applicato. Secondo fonti governative poi tra il Dip. Alto Paranà e il  Dip. di Caaguazù esisterebbe una considerevole riserva di gas, la maggiore del Paese.

Esistono anche indizi che suggeriscono la possibile presenza in Paraguay di metalli quali nichel, cromo, cobalto e platinoidi. Lo sfruttamento delle cave di pietra nel Paese - per costruzioni, opere stradali e pietre ornamentali - è un'attività antica ed ha un'importanza economica rilevante per il Paraguay, anche se lo sfruttamento è modesto rispetto alle potenzialita' del settore.