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Quadro macroeconomico (ALBANIA)

Secondo le previsioni della Banca Mondiale, per i prossimi due anni, l'attivita' economica dovrebbe diminuire ulteriormente, rispettivamente al 2,3% nel 2023 (secondo il FMI il 2%) e al 2,5% nel 2024 (il livello piu' basso della regione), trascinata da una combinazione di shock negativi: condizioni di finanziamento globale piu' restrittive, un rallentamento della domanda interna ed esterna, nonche' l'indebolimento della fiducia delle imprese e dei consumatori che influenzeranno sicuramente il settore finanziario della regione. Per l'anno 2023, invece il Governo albanese prevede un aumento del PIL del 2,6%, spinto soprattutto dal settore dei servizi che dovrebbe essere il principale generatore di crescita con un contributo di 1,3pp, ovvero la meta' della crescita economica prevista. Secondo il Ministero delle Finanze albanese, i consumi finali nel 2023 dovrebbero crescere dell'1,3%, gli investimenti del 4,5% e le esportazioni nette del 3,6%, aggiungendo che, dall'offerta aggregata, si prevede che la crescita reale del PIL sara' distribuita su tutti i settori dell'offerta, quali: agricoltura, industria, edilizia e, appunto, servizi. Sulla base di queste previsioni macroeconomiche e dell'obiettivo costante di riduzione del debito pubblico, le entrate di bilancio per il 2023 dovrebbero raggiungere 5.5 miliardi euro circa pari al 29% del PIL (dal 28,2% nel 2022). Infine, secondo le previsioni del Governo albanese aumenteranno anche le spese di bilancio, per un valore di 5.9 miliardi di euro, con un aumento in valore assoluto di 227 mln di euro, rispetto al piano rivisto del 2022. Per il 2023 il debito pubblico scendera' al 69% del PIL. Allo stesso tempo, gli investimenti pubblici per il 2023 dovrebbero aggirarsi intorno al 5,5% del PIL, mentre il disavanzo di bilancio complessivo per il prossimo anno e' fissato al 2,6% del PIL. Una nota economica positiva arriva anche dalla stima della Banca Nazionale sugli Investimenti Diretti Esteri (IDE) che negli ultimi anni stanno mostrando un trend positivo, non solo nell'aumento del valore, ma anche nella diversificazione per settori e Paesi di provenienza degli investitori. Nell'ultimo decennio, l'Albania ha attratto volumi crescenti di IDE, che in rapporto al PIL si attestano attualmente intorno all'8,1%. Ai settori tradizionali degli anni 2000 come finanza e telecomunicazioni, si sono aggiunti i settori dell'industria estrattiva, dell'energia, settore immobiliare e altri. La crescita degli IDE ha inoltre contribuito alla crescita della capacita' di esportazione del Paese e al suo collegamento con grandi progetti (come il gasdotto transadriatico). Allo stesso tempo, la mappa geografica degli IDE si e' ampliata, includendo Svizzera, Paesi Bassi, Canada e altri, insieme a partner tradizionali come l'Italia, la Grecia e la Turchia.

 

Ultimo aggiornamento: 13/01/2023