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Perchè GIAPPONE (Punti di forza)


I vantaggi competitivi per le aziende italiane ed europee sono aumentati grazie all'EPA UE-Giappone

L'Accordo di Partenariato Economico (EPA) tra UE e Giappone, in vigore dal 1 febbraio 2019, ha abolito i dazi per il 90% delle esportazioni UE, prevedendo per alcuni prodotti la graduale eliminazione delle tariffe secondo precise scadenze annuali. La piena attuazione dell'Accordo porterà all'abolizione delle tariffe per il 97% delle esportazioni UE verso il Giappone nell'arco di 10 o 15 anni in base alla linea tariffaria, mentre per il restante 3% è prevista una parziale riduzione dei dazi o un sistema di quote/riduzioni tariffe.

Accordo UE-Giappone: un volano per le nostre esportazioni

Nel 2022, l'export dell'UE nel mercato nipponico ha superato gli 82 miliardi di euro, mentre le importazioni hanno raggiunto quota 67,8 miliardi. A settembre 2022, a livello di Unione Europea, il tasso di utilizzo delle tariffe preferenziali (PUR) previste dall'Accordo si è attestato al 71%. L'Italia ha raggiunto il 67%, quindi lievemente al di sotto della media europea, ma si è comunque collocata al primo posto, tra i Paesi UE, per valore di prodotti e servizi esportati.

Ai benefici offerti dall'EPA e alla portata dell'economia giapponese si aggiunge la solidità del tessuto industriale nipponico

La comunità d'affari giapponese è caratterizzata dalla presenza di grandi gruppi nel settore manifatturiero e delle industrie pesanti. Aziende del calibro di Hitachi, IHI e Mitsubishi, all'avanguardia per capacità di innovazione tecnologica e con una consolidata presenza nei mercati internazionali, possono avere un ruolo fondamentale nel favorire la creazione di partenariati con le aziende italiane anche sui mercati terzi.

Interscambio commerciale e investimenti

Nel 2022 l'interscambio bilaterale ha raggiunto i 16,2 miliardi di euro (+22,4% rispetto al 2021). Mentre lo stock degli IDE giapponesi in Italia è quasi quattro volte superiore al valore di quelli italiani in Giappone (5,3 miliardi di dollari contro 1,3) e in continua crescita (+1,7%), lo stock di IDE italiani in Giappone è in calo rispetto al 2020 (-5,7%). Nel 2022, il flusso degli IDE dal Giappone all'Italia si è assestato sugli 1,1 miliardi di dollari contro i 171 milioni del 2021. È invece in negativo il flusso IDE dall'Italia al Giappone: -19 milioni di dollari nel 2022.

Il Giappone - terza economia mondiale - rappresenta per l'Italia un mercato importante per dimensioni e opportunità

Nel mercato giapponese l'Italia può rafforzare sia l'internazionalizzazione dei settori più tradizionali dell'eccellenza del Made in Italy (fashion, design e agroalimentare), sia i comparti ad alto tasso di innovazione tecnologica. Inoltre, il processo di progressiva integrazione del Paese al Sud-est Asiatico e all'Asia-Pacifico contribuisce a rendere il Giappone un punto d'accesso privilegiato alle economie emergenti del Continente asiatico e una tra le migliori piattaforme di investimento per catturare la crescita dell'Asia.

Ultimo aggiornamento: 19/05/2023