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Rischi politici (IRAQ)


Aggravamento delle ripercussioni delle crisi regionali all'interno del Paese

La democrazia irachena poggia sulla costituzione del 2005, che ha lasciato alcuni nodi irrisolti tra le principali componenti etniche e confessionali (curdi e arabi, sunniti e sciiti). La crisi siriana si ripercuote sull'Iraq attraverso il flusso di rifugiati (circa 300.000 nei campi delle province del Nord-Ovest) e l'azione delle milizie e delle organizzazioni estremiste che controllano parte delle province confinanti con la Siria - il numero di IDPs (Internal Displaced People) e' ancora stimato intorno a 1,5 milioni di persone.

Instabilità politica interna

Gli insufficienti progressi economici e gli effetti della de-baathificazione hanno alienato larghi strati della popolazione, in particolare nelle aree sunnite, rispetto al nuovo assetto politico-istituzionale. Il governo al-Abadi, una volta sconfitto territorialmente Da'esh, si e' trovato comunque a far fronte a un contesto di sicurezza deteriorate, come l'attuale Esecutivo. Resta dunque un quadro politico dominato dalle questioni economiche e di sicurezza, con un panorama parlamentare caratterizzato dai tentativi di mediazione fra le varie coalizioni di ispirazione sciita, l'alleanza curda e le formazioni in cui si riconoscono i sunniti, e un contesto sociale in cui le tensioni dovute alla mancanza dei servizi essenziali sfociano a volte in proteste (come, da ultimo, a Baghdad e nel Sud).

Deterioramento dei rapporti con il Governo Regionale del Kurdistan (KRG)

L'autonomia del Kurdistan iracheno è garantita dalla Costituzione, tuttavia permangono numerosi elementi di frizione tra Erbil e Baghdad. Erbil insegue una politica energetica indipendente e autonome entrate di bilancio, e rivendica i territori contesi, con una pressante richiesta per la tenuta del referendum previsto in tale ambito dalla Costituzione del 2005. La posizione di Erbil si è inasprita dal 2014 a causa dei mancati trasferimenti di fondi da Baghdad al KRG e dallo sforzo sostenuto dal KRG per respingere l'avanzata di Da'esh. Con la tenuta del referendum sull'indipendenza il 25 settembre 2017, la situazione si e' ulteriormente inasprita, tanto che le forze del Governo centrale hanno recuperato il controllo dei territori contesi e occupati dai curdi.

Ultimo aggiornamento: 28/10/2019