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Politica interna (INDIA)

L'India è una Repubblica federale di tipo parlamentare bicamerale e rappresenta, con un sistema multipartitico ad elezioni a suffragio universale, la democrazia più popolosa del mondo, con circa 1,4 miliardi di abitanti.

Il paese è governato da un esecutivo eletto nella primavera del 2024 e guidato dal Primo Ministro Narendra Modi, al suo terzo mandato. Alle elezioni del 2024, il partito del Primo Ministro, il Bharatiya Janata Party (BJP), ha ottenuto la maggioranza relativa dei seggi alla Camera Bassa (Lok Sabha), formando un nuovo governo di coalizione con i membri della sua alleanza National Democratic Alliance (NDA), dal cui sostegno dipenderà la stabilità del nuovo esecutivo.

A livello statale, dove sono presenti partiti molto forti su base locale, 19 stati sono governati dal BJP e dai partiti alleati della NDA, mentre l’opposizione, composta dall’Indian National Congress (INC) e dai suoi alleati dell’I.N.D.I.A. (Indian National Developmental Inclusive Alliance, coalizione composta da circa 40 partiti), controlla 9 assemblee statali.

In termini di policy nazionali, le problematiche più urgenti sono rappresentate dall'elevato tasso di disoccupazione, soprattutto giovanile, dall’inflazione e dalle necessità di modernizzazione dell’economia indiana. Dai discorsi programmatici del governo emerge particolare attenzione alla lotta alla povertà, al miglioramento della condizione femminile e alla promozione del reddito degli agricoltori. In continuità con l'agenda precedente, incentrata sullo sviluppo, con programmi come “Make in India”, “Make in India for the World” e “Self-Reliant India”, è prevedibile che il Governo Modi III continui a perseguire l'obiettivo di posizionare saldamente l'India nelle future catene globali del valore e di renderla un hub manifatturiero per il Sud-est Asiatico.

Se l’induismo politico (hindutva) del BJP come tratto identitario continuerà a determinare anche le riforme delle leggi civili e penali e ad ispirare l’applicazione dei diritti fondamentali nel paese, dipenderà dalle dinamiche che si instaureranno tra i partner di coalizione. Ad oggi, diversi rapporti indipendenti evidenziano i limiti delle libertà democratiche in India: nel 2024, l'istituto americano Freedom House ha classificato l'India, per il quarto anno consecutivo, come paese “parzialmente libero” (66° posto su 100). Inoltre, V-Dem, un istituto svedese indipendente, nel suo ultimo rapporto del 2023 ha definito l'India una “autocrazia elettorale”, categoria in cui è scesa a partire dal 2018 a causa del deterioramento della libertà di espressione e degli attacchi alla società civile e all'opposizione. Infine, il rapporto sullo stato dei diritti umani nei Paesi terzi pubblicato nel 2023 dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti nota significative violazioni dei diritti umani, un’applicazione lassista della legge, la carenza di agenti di polizia addestrati e un sistema giudiziario sovraccarico e privo di risorse.

 

Ultimo aggiornamento: 23/09/2024