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Quadro macroeconomico (CANADA)

Il Canada è un paese a reddito elevato, ricco di risorse naturali, la cui economia è fortemente integrata con quella degli Stati Uniti. Essi rappresentano sia il principale Paese fornitore, con circa il 49% delle importazioni, sia il principale Paese di destinazione delle esportazioni, con una quota pari al 77,7% del totale. 

Fino a prima della crisi economica conseguente alla pandemia, il sistema economico si trovava in una fase di espansione e il Prodotto Interno Lordo era in crescita da diversi anni: +3% nel 2017, +2,8% nel 2018, +1,9% nel 2019. Nel 2020, in seguito agli effetti della pandemia, il PIL è diminuito del -5,2% ed è tornato in territorio positivo con +4,5% nel 2021 e +3,1% nel 2022.  Le ultime stime prevedono che il 2023 si chiuderà con una crescita del PIL tra l’1% e l’1,5%. Le attuali previsioni ipotizzano anche che la crescita rimarrà modesta per gran parte del 2024 (sempre intorno all’1%) e dovrebbe recuperare maggiore slancio nel 2025 (stime 2,5%).

La crescita degli ultimi anni è stata aiutata da una politica monetaria espansiva, con un tasso di interesse ad un livello prossimo allo zero da metà 2015 a metà 2017. Il ritmo e l'ampiezza dell'espansione dell'economia hanno tuttavia indotto la Banca centrale ad innalzare gradualmente il tasso d'interesse a partire dalla fine del 2017, per contenere la spinta inflattiva e porre un argine alla crescente speculazione immobiliare che, grazie al basso costo del denaro, aveva investito soprattutto i grossi centri del Paese.

Dall'inizio della pandemia la Banca Centrale ha ripreso ad effettuare una politica espansiva, portando il tasso di interesse al livello dello 0,25%. I bassi tassi di interesse hanno consentito al Governo di effettuare una politica di bilancio espansiva, realizzando un deficit di bilancio atteso a -381 miliardi CAD nel 2020.

Dopo due anni di spese elevate per far fronte all’emergenza Covid, il Governo ha intrapreso un percorso di risanamento dei conti, attuando una politica di bilancio più restrittiva. A fine marzo 2023 è stato pubblicato il budget per il 2023-2024 che prevede una spesa complessiva di 497 mld CAD di cui 43 mld in deficit. Il 21 novembre 2023 scorso la Ministra delle Finanze Chrystia Freeland ha presentato il Fall Economic Statement (FES), aggiornando il Budget 2023, prevedendo misure per rafforzare l’economia per un valore di circa 20 mld CAD aggiuntivi per i prossimi sei anni.

Dal 2022, per far fronte ai fenomeni inflattivi, la Banca Centrale ha impresso una decisa stretta monetaria innalzando a più riprese il tasso di interesse di riferimento fino a portarlo dallo 0,25% al 5% attuale (ultimo agg. 24 gennaio 2024). I risultati sono significativi - il tasso di inflazione annuale, dopo aver toccato l’8,1% a giugno 2022, si è andato gradualmente riducendo fino ad attestarsi al 2,9% di gennaio 2024. L’aumento dei tassi è giustificato dal tentativo di rallentare l’economia e riportare il tasso di inflazione annuale del paese verso l’obiettivo del 2%. La Bank of Canada ha recentemente aggiornato le proprie previsioni e auspica di poter raggiungere questo risultato intorno alla metà del 2025.

Questa politica monetaria restrittiva si confronta con un’economia che rimane in crescita. La popolazione canadese nel 2023 è cresciuta di 1,25 milioni, un aumento del 3,2% (circa 5 volte più elevato della media OCSE). Se si adegua la crescita economica (stima PIL 2023 +1%) alla crescita della popolazione (+3,2%), è chiaro che lo standard di vita dei canadesi – misurato in termini di PIL pro capite – è in calo. L’economia canadese ha creato 37.300 posti di lavoro a gennaio 2024, battendo le aspettative, mentre la crescita salariale ha rallentato leggermente.

Il tasso di disoccupazione in Canada è sceso a gennaio 2024 al 5,7% dal 5,8% di dicembre 2023, registrando il suo primo calo in 13 mesi.

Nel settore del commercio internazionale, il Canada esporta più di quanto importa, a differenza di quanto accadeva fino al 2020. Secondo gli ultimi dati pubblicati, nel 2022 il saldo della bilancia commerciale canadese per le merci ammontava a +36,5 mld CAD, in netto miglioramento rispetto al 2021 (+3 mld CAD). Il 2023 si è chiuso con una riduzione del saldo nella bilancia commerciale del 62% rispetto all’anno precedente con 13,1 mld. L’interscambio commerciale è di circa 1,5 trilioni CAD, in diminuzione del -0,15% rispetto al 2022.

Nel 2023 le importazioni del Paese sono aumentate dell’1,3% mentre le esportazioni sono diminuite dell’1,5% rispetto al 2022.

Si può, quindi, affermare che la politica commerciale canadese, caratterizzata da una posizione di apertura verso le tre grandi direttrici atlantica, pacifica e panamericana con l’obiettivo di ridurre il deficit nel saldo della bilancia commerciale ha prodotti i suoi effetti positivi. Infatti, oltre al CETA, che si trova in regime di applicazione provvisoria dal 2017, si sono aperte nuove prospettive commerciali verso il Pacifico, grazie all'entrata in vigore (avvenuta il 30 dicembre 2019) del Comprehensive and Progressive Agreement for Trans-Pacific Partnership (CPTPP). Il "nuovo NAFTA", il Canada-United States-Mexico Agreement (CUSMA), è stato inoltre firmato lo scorso novembre ed è in vigore dal 1° luglio 2020.

Ultimo aggiornamento: 26/02/2024