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Quadro macroeconomico (BENIN)

La solidi valori macroeconomici del Benin hanno consentito al paese di raggiungere uno dei tassi di crescita più elevati, nel 2022, tra i paesi in via di sviluppo (5,8%). La crescita economica e' stata sostenuta dagli investimenti pubblici e dalla normalizzazione del traffico merci al porto di Cotonou. Secondo le stime del FMI, la crescita del PIL dovrebbe accelerare ulteriormente al 6,3% nel 2023. Le previsioni ufficiali del Benin fissano la crescita economica al 7,8% nel 2023. Crescente produzione di caffè e anacardi, nonché rinnovato dinamismo del commercio con i partner internazionali. Nel 2022 l'economia del Benin si è ripresa dal rallentamento indotto dalla crisi del coronavirus, grazie alla pronta risposta del governo, a una forte spinta agli investimenti pubblici e all'istituzione di una cintura sanitaria attorno alle città più esposte alla pandemia. Per combattere la crisi del coronavirus, il governo del Benin ha definito un piano di ripresa stimato in 74 miliardi di FCFA (1% del PIL del Paese), rivolto alle famiglie più vulnerabili e alle aziende che operano nei settori più colpiti (turismo, trasporti, ecc.) . Il paese ha anche beneficiato di finanziamenti di emergenza (178 milioni di dollari). Il debito pubblico ha raggiunto una stima del 60% del PIL nel 2022 e si prevede che cresca ulteriormente nel 2023 (61,8% del PIL). Il tasso di inflazione e' stato pari all'7% nel 2022 in forte aumento rispetto all'1% del 2021. Le autorità del Benin hanno richiesto un nuovo programma sostenuto dal FMI per facilitare l'attuazione del piano di sviluppo nazionale. Tra le priorità del bilancio 2023 vi sono la promozione di settori ad alto potenziale come l'agricoltura, il turismo e l'economia digitale; lo sviluppo di infrastrutture chiave di trasporto, energia e servizi igienico-sanitari; la riduzione della povertà e della vulnerabilità sociale; e consolidamento fiscale. Nonostante i numerosi sforzi per ridurlo, il tasso di povertà rimane fino al 45,9% secondo i dati della Banca Mondiale. Nel 2022, il tasso di disoccupazione nel paese è stato stimato al 4% (stima ILO). Tuttavia, il tasso di sottoccupazione era superiore al 70% e il tasso di occupazione informale superiore al 90% (Banca mondiale). L’economia del Benin si basa sulla coltivazione del cotone e sulle attivita’ terziarie del Porto di Cotonou. Limitata e’ la produzione industriale. Nel 2022 il PIL e' stato pari a 14,5 mld di Euro, in calo rispetto ai 15 mld di Euro del 2021. Il settore agricolo rappresenta il 30,9% del PIL, l'industria con il 16% ed il terziario il 53,3% (dati EIU marzo 2022). Le principali esportazioni beninesi (in termini percentuali sul valore totale) sono il cotone (49,8%), gli anacardi (11,2%) e l'oro (3,1%). La trasformazione del cotone caratterizza il settore industriale anche se risente degli andamenti stagionali della produzione e dell’ormai accresciuta concorrenza da parte dei prodotti asiatici. Sono ancora scarsi gli investimenti privati, carenti le infrastrutture energetiche e dei trasporti e diffusa la corruzione.Il 53,8% del PIL viene dal terziario, che si concentra nel Porto di Cotonou, da cui derivano alte entrate fiscali. Il reddito pro capite ha fatto registrare nel 2021 il suo valore piu' alto di sempre: 1.428 USD (World Bank). Gli investimenti diretti esteri restano molto limitati, in media inferiori al 2% del PIL.

 

 

 

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Ultimo aggiornamento: 26/01/2023