Governo Italiano
Governo Italiano

Breadcumbs

Aspetti Normativi (SVIZZERA)

ASPETTI NORMATIVI E LEGISLATIVI

Regolamentazione degli scambi[1]

Sdoganamento e documenti di importazione: ai fini dello sdoganamento di merci estere nel Paese è necessario che l’importatore sia in possesso della documentazione di accompagnamento che ne attesti l’origine e il contenuto. In particolare, per prodotti agroalimentari, la documentazione standard prevede: la fattura commerciale (redatta in 2 o 3 copie); il documento EUR 1 (per poter beneficiare del regime preferenziale accordato ai prodotti circolanti nell’UE); il Carnet ATA, solo se si tratta di un’importazione temporanea a scopo fieristico e promozionale; i certificati sanitari (non esiste obbligo di presentare certificati ufficiali e veterinari ma è necessario il marchio CE e la documentazione descrittiva su merce, produttore e acquirente). Prima dell’importazione è utile accertarsi di eventuali restrizioni all’import nel Paese e verificare la normativa in materia di etichettatura dei prodotti. Questa prevede, infatti, che le indicazioni in etichetta siano riportate nelle tre lingue ufficiali in Svizzera (tedesco, francese e italiano[2].

Classificazione doganale delle merci: Sistema Armonizzato

Restrizioni alle importazioni: vigenti numerose leggi e ordinanze restrittive per determinate merci (soprattutto per prodotti agroalimentari come ortofrutta, in particolare frutta fresca e alcune tipologie di verdure, carni fresche, alcolici e oli). Per questi prodotti è necessaria la licenza di importazione ai fini dello sdoganamento.

Importazioni temporanee: in via generale il regime di ammissione temporanea deve essere richiesto in forma scritta all’atto dell’introduzione/esportazione delle merci (Dichiarazione doganale per ammissione temporanea o DdAt, moduli 11.73 e 11.74). Nella maggior parte dei casi la competenza diretta ad accogliere le richieste di ammissione temporanea spetta agli uffici doganali. Sostanzialmente quasi tutte le merci possono entrare temporaneamente nel Paese, ma non possono qui subire modifiche o trasformazioni. Nel caso di determinati servizi o merci, può essere presentato, in sostituzione alla dichiarazione doganale, il Carnet ATA (disponibile presso tutte le Camera di Commercio); il documento, la cui validità è annuale ed utilizzabile più volte durante il periodo, esonera il titolare dalla fornitura di una garanzia all’atto del passaggio del confine e rende la pratica molto veloce. I campi d’applicazione essenziali per la stesura di un carnet ATA sono i seguenti: merce destinata a fiere ed esposizioni, equipaggiamento professionale, campioni (i.e. orologi, gioielli, abiti, etc.), equipaggiamento sportivo. Il campo d’applicazione può tuttavia essere interpretato in modo diverso da ogni parte contraente. La durata dell’ammissione temporanea (prorogabile con richiesta entro la scadenza del termine) è limitata a due anni. Nel caso di merci la cui durata dall’ammissione temporanea nel territorio doganale supera i due anni, i tributi doganali per ogni mese intero o iniziato (a partire dal 25° giorno del mese) vengono fissati al 3% dell’importo che sarebbe stato riscosso all’atto dell’immissione in libera pratica.

 

Attività di investimento ed insediamenti produttivi nel Paese

Normativa per gli investimenti stranieri4: le autorità federali e cantonali accordano incentivi particolari ai progetti che generano nuovi posti di lavoro e a quelli d’impatto ambientale limitato. Particolarmente interessanti gli incentivi previsti da alcune Regioni quali San Gallo, Jura, Berna, Neuchâtel.

Legislazione societaria[3]: la normativa in materia prevede 4 tipologie principali di società. Tra queste, la ditta individuale è la forma giuridica più diffusa. Il titolare della ditta individuale (persona naturale) si assume il rischio legato all’impresa rispondendo con l’intero patrimonio privato e commerciale. Il nome dell’impresa deve prevedere il nome del fondatore. Descrizioni di fantasia o tecniche sono possibili solo come supplemento al nome del titolare. Se il fatturato annuo supera i CHF 100.000 la ditta individuale deve essere iscritta al registro di commercio. Altre tipologie sono la società in nome collettivo, simile, nelle sue caratteristiche, a quella di diritto commerciale e la società a garanzia limitata (Sagl, GmbH, Sàrl) che rappresenta una forma mista tra società anonima e società in nome collettivo. Con oltre 118.000 Sagl, questa forma giuridica è al terzo posto nel paesaggio imprenditoriale svizzero, e la tendenza è in netta crescita grazie al capitale minimo prescritto di soli CHF 20.000. Infine, la società anonima (SA, AG, SA) può essere costituita da una o più persone naturali o giuridiche. I fondatori apportano un determinato capitale alla ditta che viene scomposta in somme parziali (le azioni). Insieme alla ditta individuale (in Svizzera se ne contano attualmente circa 156.000), la società anonima (SA) è la forma giuridica prediletta (attualmente circa 187.000) in quanto, in termini di responsabilità, prescrizioni sul capitale, etc. offre molteplici vantaggi anche per le piccole imprese. Il capitale azionario deve ammontare ad almeno CHF 100.000. I fondatori azionari devono versare tuttavia solo il 20% del capitale azionario previsto per un minimo previsto di CHF 50.000.

 

Brevetti e proprietà intellettuale

Un brevetto è rilasciato per invenzioni nuove e applicabili industrialmente, a condizione che non derivino in maniera evidente dallo stato della tecnica e che siano nuove e innovative. Di norma il brevetto d’invenzione garantisce la tutela per un periodo massimo di vent’anni. Il brevetto garantisce al suo titolare il diritto di escludere terzi dallo sfruttamento industriale dell’invenzione, vale a dire dall’utilizzarla, eseguirla, importarla, metterla in vendita o in circolazione. Il brevetto nazionale garantisce la protezione giuridica in Svizzera e nel Principato del Liechtenstein, a condizione che siano corrisposti gli importi dovuti in relazione alla tassazione applicata in materia. In caso contrario la protezione si estingue e l’invenzione è messa a disposizione di tutti e diventa bene comune. I marchi possono essere costituiti da parole, lettere, numeri, immagini, forme tridimensionali o da combinazioni di tali elementi tra di loro oppure con colori. È possibile depositare anche marchi acustici (sigle). La registrazione è valida per dieci anni a partire dalla data del deposito e può essere prorogata, a seconda delle necessità, di dieci anni in dieci anni. La tutela di un marchio costa circa € 447. A seconda del numero di prodotti o dei servizi da proteggere, possono tuttavia essere aggiunti costi supplementari. Il costo di un esame accelerato comporta una maggiorazione di circa € 325, la cosiddetta tassa express. Competente in materia di marchi, brevetti e proprietà intellettuale è l’Istituto Federale della Proprietà Intellettuale[4].

 

Sistema fiscale

La struttura federativa della Svizzera ha impedito la creazione di un sistema fiscale unitario. Di conseguenza, la Confederazione, i suoi 26 Cantoni e i circa 2.800 Comuni riscuotono le imposte conformemente alle proprie legislazioni. Generalmente i Comuni prelevano le imposte su basi più o meno identiche a quelle dei Cantoni, a volte essi applicano una propria tariffa che nella maggior parte dei casi corrisponde a un multiplo dell’imposta cantonale di base o a una percentuale della stessa. Mentre la Confederazione è in gran parte finanziata dalle imposte indirette, i Cantoni e i Comuni coprono le loro uscite essenzialmente con i proventi delle imposte dirette. La fonte di entrate più importante nell’ambito delle imposte dirette è senza dubbio l’imposta sul reddito delle persone fisiche. Essa rappresenta quasi la metà del gettito complessivo dell’ente pubblico. Nel sistema fiscale nazionale le modifiche costituzionali in materia fiscale devono essere sottoposte a referendum popolare, sia a livello federale che cantonale (referendum obbligatorio). Inoltre, in molti Cantoni anche le revisioni di legge sottostanno al referendum obbligatorio, mentre in altri esse sono soggette al referendum facoltativo. Nella maggior parte dei casi i cittadini possono addirittura pronunciarsi in merito alla determinazione delle tariffe, delle aliquote e dei coefficienti d’imposta.

Anno fiscale: 1 gennaio – 31 dicembre.

 

Imposta sui redditi delle persone fisiche (CHF)[5]

Valore

Reddito

Non coniugati       

Coniuge

Fino 45.000 (ca. 38.150€)

3.500 (ca. 2.970€)

2.500 (ca. 2.120€)

Fino 85.000 (ca. 70.080€)

10.000 (ca. 8.480€)

7.800 (ca. 6.615€)

Fino 150.000 (ca. 127.200€)

22.500 (ca. 19.080€)

18.000 (ca. 15.265€)

 

Tassazione sulle attività di impresa: gestite direttamente dai Cantoni. L’aliquota si attesta fra l’8% e il 10% dell’utile realizzato in aggiunta all’aliquota federale del 9% sull’utile aziendale. A livello fiscale si distingue tra: persone naturali (soggette a imposte sul reddito e sulla sostanza) e persone giuridiche (soggette a imposte sull’utile e sul capitale). È soggetto, inoltre, all’imposta sul valore aggiunto (IVA) chiunque svolga un’attività indipendente, commerciale o professionale, diretta al conseguimento di entrate tramite prestazioni imponibili su territorio svizzero, anche senza fine di lucro, purché abbia un giro d’affari mondiale pari a CHF 100.000. Non sono invece soggette all’imposta le società sportive che non perseguono uno scopo lucrativo e sono gestite a titolo onorifico, le istituzioni di utilità pubblica la cui cifra d’affari annua non superi CHF 150.000, nonché gli agricoltori che forniscono prodotti agricoli della propria azienda. In Svizzera è prevista un’imposta preventiva federale riscossa alla fonte sui redditi di capitale (interessi e dividendi) in misura corrispondente alle seguenti aliquote: 35% sulle rendite vitalizie e sulle pensioni, 15% sulle vincite delle lotterie svizzere e 8% sulle prestazioni assicurative.

Imposta sul valore aggiunto (VAT): aliquota tradizionale 7.7%; aliquota ridotta 2,5%; aliquota speciale (alloggio) 3,7%.

 


[1] Per ulteriori informazioni consultare il sito delle Dogane Federali (www.dogana.admin.ch), Dipartimento della Finanza e Unioncamere

[2] Per ulteriori informazioni in materia di etichettatura si veda il sito dell’Ufficio Federale della Sanità, in particolare il link www.bag.admin.ch/import

[3] Fonte: Ministero Svizzero dell’Economia (www.seco.admin.ch)

[4] Per ulteriori informazioni in materia: www.ige.ch

[5] Prevista anche la tassa patrimoniale che varia da un minimo del 2 per mille ad un massimo dell’1%. Solitamente pagata per patrimoni netti superiori ai CHF 100.000. I valori indicati sono da intendersi come una media poiché come spiegato il sistema varia a seconda del Cantone

 

“Business Atlas 2020: guida agli affari in 56 mercati per il business italiano” a cura delle Camere di Commercio italiane all’estero.
Ultimo aggiornamento: 07/08/2020