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10/05/2017 - Presentazione Tanzania: “Italia torna nel Paese”, dice ambasciatore Mengoni

Presentazione Tanzania: “Italia torna nel Paese”, dice ambasciatore Mengoni

TANZANIA – “La Tanzania è un Paese stabile, in crescita, in cui vivono 120 etnie diverse che si sentono legate dall’identità nazionale, molto più ricco di quanto non dimostrino le foto sulle riviste turistiche, che punta all’industrializzazione e allo sviluppo del settore manifatturiero”, ha detto l’ambasciatore d’Italia in Tanzania Roberto Mengoni intervenendo alla country presentation organizzata a Roma dall’Agenzia ICE, in collaborazione con Confindustria Assafrica & Mediterraneo.

All’iniziativa ha partecipato il vice ministro degli Esteri della Tanzania, Susan Alphonce Kolimba, alla guida di una delegazione di 49 aziende rappresentative dei settori costruzioni-infrastrutture, energia e ambiente, sanitario e medicale, logistica e servizi portuali, tessile, lavorazioni pelle e concerie e turismo.

Presenti, tra gli altri, anche il direttore generale dell’Agenzia ICE Piergiorgio Borgogelli e l’ambasciatore della Tanzania in Italia, Madafa George Kahema.

“L’Italia ne ha accompagnato la costruzione negli anni ’60 ma ora non vi sono investimenti italiani – ha proseguito l’ambasciatore Mengoni – In Tanzania lo sport preferito è il calcio: questo è il primo tempo che ha visto i tanzaniani in Italia, il secondo si giocherà a Dar Es Salaam a luglio con una delegazione imprenditoriale italiana nel Paese”.

“Il primo problema che occorre affrontare per una maggiore presenza delle imprese italiane nel Paese è quello di una perdurante asimmetria delle informazioni – ha detto il vice-presidente di Confindustria Assafrica & Mediterraneo, Antonio Montanari – Questo vale per le imprese italiane, per la maggior parte delle quali tuttora l’Africa sub sahariana è una geografia indistinta ma anche per le imprese della Tanzania, che non conoscono appieno la capacità e l’interesse a trasmettere know-how, formazione ed innovazione, che rende uniche le imprese italiane che lavorano all’estero. Per colmare queste asimmetrie informative è necessario un apporto sinergico della diplomazia economica italiana ed africana, cui chiediamo di elaborare delle strategie nazionali di intelligence economica e di attivare delle azioni strategiche corrispondenti”. [MV] 

Notizia segnalata da
InfoAfrica www.infoafrica.it