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Overview dei rapporti con l'Italia

L’India, con la sua prorompente forza demografica e un mercato interno in rapida espansione, è destinata ad assumere un ruolo da protagonista nell’economia mondiale, posizionandosi come meta di export e investimenti oltre che come base per la ri-esportazione nei Paesi limitrofi. 

Dal 2014 ad oggi, il Governo guidato dal Primo Ministro Modi, attualmente al suo secondo mandato, ha messo in campo un programma di riforme ispirate a un modello di Paese “Self-reliant” e volte a favorire una sempre maggiore attrazione di investimenti diretti esteri. Perno di tale obiettivo di medio-lungo periodo sono i programmi "Make in India" e “Assemble in India for the world”, miranti alla trasformazione dell'India in un hub manifatturiero globale, attraverso il rilancio del settore manifatturiero e l’incremento della competitività del Paese, nel quadro di una ristrutturazione complessiva delle catene del valore. 

Fra India e Italia, le visite e i rapporti politici al più alto livello si sono moltiplicati e rafforzati negli ultimi anni, fornendo un’adeguata cornice allo sviluppo di un partenariato economico solido e di ampio respiro, con particolare focus su cinque settori chiave identificati nel Piano di Azione 2020-2024, adottato nel corso del Vertice fra i due Primi Ministri di fine 2020: green economy, industria dell’agro-alimentare, infrastrutture, digitale e manifatturiero/lifestyle.

Nel 2020, gli effetti della pandemia hanno portato a una riduzione dell’interscambio, che è stato pari a poco più di 7,25 miliardi di dollari, con esportazioni italiane verso l’India pari a 3,036 miliardi di dollari e esportazioni indiane verso l’Italia pari a 4,236 miliardi di dollari. Nel 2021, l’interscambio bilaterale ha invece registrato un valore record di quasi 10,5 miliardi di euro, di oltre il 10% superiore al picco di 9,5 miliardi del 2019. L’export dell’India verso l’Italia ha raggiunto i 6,603 miliardi (+55,9 rispetto all’anno precedente), mentre quello dell’Italia verso l’India è stato pari a 3,884 miliardi di euro (+28,3 rispetto al 2020), posizionando l’Italia al terzo posto nei Paesi UE dopo Germania e Francia.

Nel 2021, macchinari e apparecchiature hanno continuato a rappresentare la prima voce dell’export italiano in India, con una quota attorno al 36,5%, mentre al secondo posto si sono posizionati i prodotti chimici (14,3%); per quanto riguarda invece le esportazioni indiane verso l’Italia sono preponderanti i beni che rientrano nelle categorie prodotti della metallurgia; prodotti chimici e tessile-abbigliamento-accessori in pelle.

Sono più di 600 le imprese italiane in India, con un’occupazione stimata di circa 25.000 unità e forme di presenza che variano fra: sussidiarie possedute al 100%, Joint Ventures (soluzione preferita dalle PMI e d’obbligo nei settori con tetti massimi agli investimenti stranieri) o uffici commerciali di rappresentanza.

Le principali aree geografiche di insediamento delle imprese italiane sono i poli industriali di Delhi-Gurgaon-Noida (c.d. Capital Belt) e di Mumbai-Pune (Maharashtra). Il terzo e quarto polo di concentrazione sono rispettivamente attorno alle città di Chennai (Tamil Nadu) e Bangalore (Karnataka), dove si concentra il settore dell’IT e dell’innovazione. Da segnalare anche la crescente attenzione verso le realtà del Gujarat e del Rajasthan, ove cominciano a registrarsi i primi stabilimenti italiani.

Tra i grandi gruppi italiani presenti in India si segnalano: FCA, New Holland, Magneti Marelli, Enel Green Power, Italferr, Maire Tecnimont, Bonfiglioli, Ferrero, Bauli, Piaggio, Carraro, Maschio Gaspardo, Prysmian, Techint, Luxottica, Danieli, Ansaldo Energia, Saipem, Brembo, Marposs; StMicroelectronis, CMC Ravenna, Mapei, Italcementi, Maccaferri, Perfetti Van Melle, Tessitura Monti, Benetton, Gruppo Coin. 

Sono inoltre operative in India numerose case italiane del design d’interni, moda e segmento lusso (tra cui Poltrona Frau, Artemide, Natuzzi, Zegna, Armani, Cavalli, Damiani, Fendi Casa, Flou, ecc.), aziende nel settore della difesa (Beretta, Elettronica, Fincantieri) e nel segmento finanziario (Gruppo Assicurazioni Generali).

(Red: Ambasciata d'Italia, Ufficio Commerciale)

Andamento delle principali variabili economiche

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Line chartNota: per ogni paese è indicata la sua posizione nel ranking dei destinatari; la % tra parentesi indica il peso sull'export totale.
Line chartNota: per ogni paese è indicata la sua posizione nel ranking dei fornitori; la % tra parentesi indica il peso sull'import totale
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Line chartMerce A = Macchinari e apparecchiature
Merce B = Prodotti chimici
Merce C = Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Line chartMerce A = Prodotti della metallurgia
Merce B = Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
Merce C = Prodotti chimici
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Nota: la presente scheda non rappresenta uno strumento di diffusione ufficiale di dati statistici, i quali provengono da molteplici fonti nazionali ed internazionali (quali, ad esempio, IMF-WEO, UnComtrade, UNCTAD, ISTAT, Eurostat, Banca d’Italia, Istituto di Statistica locale, Banca Centrale locale, secondo disponibilità dei dati). Per informazioni puntuali sulle fonti utilizzate, si prega di far riferimento all’Ambasciata Italiana competente per il paese.


ANALISI SWOT (STRENGTHS, WEAKNESSES, OPPORTUNITIES, THREATS)

Punti di forza

  • Sentiero di crescita potenziale
  • Dimensione del mercato e crescita della domanda
  • Disponibilita' e basso costo del fattore lavoro
  • Innovazione e risorse qualicate nei settori scientifici e tecnologici.
  • Disponibilita' di materie prime

Punti di debolezza

  • Basso reddito Pro-Capite
  • Inadeguatezza delle infrastrutture
  • Fragilita' dei Conti Pubblici
  • Relativa fragilita' del sistema bancario

OPPORTUNITA'

Cosa vendere

  • Macchinari e apparecchiature
  • Prodotti alimentari
  • Mobili
  • Sanità e assistenza sociale
  • Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)

Dove investire

  • Costruzioni
  • Prodotti alimentari
  • Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
  • Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
  • Macchinari e apparecchiature

MINACCE

Nota: I punti di forza, i punti di debolezza, le opportunità e le minacce sono identificati localmente sulla base di informazioni qualitative e quantitative (provenienti da varie fonti).