Centrale nella proiezione esterna della Turchia è la dimensione regionale. La crisi in Siria continua a porre criticità significative, nonostante i tentativi di Ankara di avviare un dialogo costruttivo con Damasco. Su un piano più ampio, dopo le elezioni presidenziali del maggio 2023 si è assistito a una distensione delle relazioni con gli altri attori del quadrante.

La Turchia ha consolidato recentemente i propri rapporti con Arabia Saudita, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Egitto, e Iran (a cui si aggiungono gli stabili rapporti con Qatar e Kuwait). Nel Mediterraneo allargato, da notare la presenza che, dal 2019, la Turchia mantiene in Libia.

Nel contesto globale, seguendo tradizionali linee di equilibrio, la Turchia mantiene solidi rapporti con Stati Uniti e Federazione Russa (pur in presenza di fattori di tensione, in particolare in Siria), consentendo così ad Ankara di giocare un ruolo di mediazione rispetto al conflitto in Ucraina, senza mettere in discussione le fondamenta del vincolo Euro-Atlantico.

La cooperazione con l’Unione Europea (di cui la Turchia è Paese candidato all’adesione) prosegue positivamente, grazie anche - negli ultimi due anni - ad un dialogo rafforzato su temi di interesse comune.