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I rapporti economico-commerciali con la Turchia sono eccellenti e l’Italia si colloca sempre ai primi posti tra i principali partner del Paese. L'interscambio tra i due Paesi ha toccato il livello record nel 2011 di 21,3 miliardi di dollari. Nel 2019, l’Italia si conferma quale 5° partner commerciale della Turchia e secondo tra i Paesi europei.
L’interscambio commerciale ha raggiunto 17,9 miliardi di dollari, con 8,6 miliardi di esportazioni italiane verso la Turchia e 9,3 miliardi di export turco verso l’Italia. Rispetto al 2018, l’interscambio si è ridotto del 9,1%. Una simile riduzione è stata registrata da tutti i principali paesi europei, anche a causa del rallentamento dell’economia turca e del deprezzamento della valuta nazionale, che ha portato la Turchia ad avere un saldo attivo di 687 milioni di dollari.
Per quanto riguarda i settori, le principali voci dell’export turco sono: autoveicoli, trattori e parti di ricambio (-10,5%), ferro e acciaio (-22,7%) e macchinari ed apparecchiature meccaniche (+1,6%). Le principali voci dell’export italiano sono: macchinari ed apparecchiature meccaniche (-21,8%), autoveicoli, trattori e parti di ricambio (-22,5%) e materie plastiche (-15,2%).
Nel 2019, l’Italia si conferma quinto fornitore della Turchia dopo Russia, Cina, Germania e Stati Uniti ed il terzo cliente dopo Germania e Regno Unito.
Per quanto riguarda gli IDE, nel 2018 l’Italia ha fatto investimenti per 523 milioni di dollari, rispetto a 128 milioni del 2017, e ha confermato la propria presenza nel Paese con oltre 1.400 aziende.
Anche in materia di appalti pubblici, le imprese italiane hanno ottenuto negli ultimi anni ottimi risultati aggiudicandosi appalti per la realizzazione di alcune tra le più importanti opere pubbliche turche.
La collaborazione economica con la Turchia si sviluppa lungo cinque direttrici principali: la tradizionale e consolidata presenza di grandi gruppi dell’industria manifatturiera con impianti produttivi nei principali cluster industriali turchi; l’attività dei gruppi italiani nei progetti di produzione e connessione energetica; l’importante ruolo delle banche italiane, la partecipazione allo sviluppo infrastrutturale del Paese, ed, infine, la cooperazione nel settore della difesa.
Le visite a livello governativo sono frequenti e regolari.
Dati generali TURCHIA
Forma di stato | Presidenziale |
---|---|
Superficie | 783.562,38 km2 |
Lingua | Turco |
Religione | In prevalenza Musulmana |
Moneta | Lira Turca |
ANALISI SWOT (STRENGTHS, WEAKNESSES, OPPORTUNITIES, THREATS)
Punti di forza
- Economia in crescita
- Popolazione giovane e istruita
- Posizione strategica
- Clima favorevole per gli investimenti
- Unione Doganale con l'Unione Europea dal 1996
Punti di debolezza
- Instabilitā delle politiche
- Accesso al finanziamento
- Forza lavoro non adeguatamente istruita
OPPORTUNITA'
Cosa vendere
- Macchinari e apparecchiature
- Prodotti tessili
- Prodotti chimici
- Servizi di informazione e comunicazione
Dove investire
- Costruzioni
- Trasporto e magazzinaggio
- Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
- Servizi di informazione e comunicazione
- Macchinari e apparecchiature
MINACCE
- Instabilitā politica interna (Rischi politici)
- Barriere tariffarie e non tariffarie (Rischi operativi)
- Tasso di cambio (Rischi economici)
Nota: I punti di forza, le opportunitā e le minacce sono identificati localmente sulla base di informazioni qualitative e quantitative (provenienti da varie fonti). I punti di debolezza risultano dalle interviste ad imprenditori operanti in loco realizzate dal World Economic Forum Global Competitiveness Index (ultima edizione disponibile).
Presenza italiana
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