La presenza italiana in Perù si struttura su una componente costituita da grandi imprese attive in differenti settori infrastrutturali aggiudicatarie di concessioni e appalti, operanti direttamente o in joint venture o consorzi di imprese ed un complesso di ditte attive nel settore dei beni di consumo e meno di trasformazione consolidatesi sul mercato da molto tempo.

Tra le prime vanno ricordate Salini-Impregilo, Hitachi Rail e Hitachi STS impegnate nella costruzione della Linea 2 della metropolitana di Lima; Enel operante nel settore energia/energia rinnovabile; Terna nella costruzione e gestione in concessione della linea di trasmissione Aguaitia-Pucallpa; ERGON con la installazione di 150.000 pannelli solari nelle zone rurali del Perú; Pizzarotti che vanta un portafoglio che comprende ponti, ospedali, struttre sportive e penitenziari. A queste vanno aggiunte il Gruppo Trevi (Petreven Perù S.A.), ACEA (Consorcio Agua Azul: centrale idroelettrica nel nord del Perù, forniture di acqua ed elettricità a Lima), Saipem (Petrex S.A.), Italtel; Menarini presente nel settore medico-ospedaliero nonchè Astaldi (centrale idroelettrica nel nord del Perù).

Trattasi di una presenza consolidatasi negli ultimi decenni che opera indubbiamente un effetto trainante sulla domanda e conoscenza del prodotto italiano: B-Ticino, Maccaferri, etc.

Accanto a queste si è prima consolidato e poi sviluppato un settore commerciale che va dai prodotti alimentari, vini e bevande, alla moda, ai prodotti medicali ed uno più tecnico che va dalle macchine tessili, lavorazione plastica, legno, impianti per la produzione di mattonelle, etc.