Politica interna (ANGOLA)
Le elezioni legislative e presidenziali del 24 agosto 2022, svoltesi in un clima pacifico e democratico, hanno sancito la riconferma per un secondo mandato consecutivo del Presidente João Lourenço, esponente del partito di maggioranza MPLA al governo sin dall'indipendenza, il quale aveva sostituito nel 2017 Eduardo dos Santos dopo 38 anni di presidenza di quest'ultimo. L’MPLA ha ottenuto il 51,17% dei consensi, seguito dall’UNITA con il 43,95%, il tradizionale partito d'opposizione e rivale negli anni della guerra civile.
Il partito di governo ha progressivamente perso consensi dal confronto elettorale del 2008 - in cui aveva raccolto oltre l'80% delle preferenze - a causa di una prolungata recessione economica, innescata dalla caduta del prezzo del petrolio nel 2014 e ulteriormente aggravata dallo scoppio della pandemia, che ha generato un sensibile peggioramento delle condizioni socio-economiche della maggioranza della popolazione. Le ultime elezioni hanno sancito un drastico calo dei consensi nei confronti dell’MPLA in particolare a Luanda, la Capitale in cui risiede circa un terzo della popolazione e si concentra la ricchezza del Paese e nell'exclave di Cabinda, province in cui l'opposizione dell'UNITA ha eletto un maggior numero di deputati.
L'Esecutivo del Presidente Lourenço é chiamato nel quinquennio 2023-2027 a fornire risposte efficaci alle numerose sfide cui deve far fronte l'Angola: dalla diversificazione e il rilancio dell’economia, ancora troppo dipendente dalle fonti fossili, al miglioramento delle condizioni socio-economiche della popolazione (riduzione della povertá, distribuzione della ricchezza, miglioramento del sistema sanitario e del sistema educativo) e alla creazione di occupazione in grado di assorbire una forza lavoro in continua crescita.
La lotta alla corruzione, vessillo della Presidenza Lourenco ha colpito - in particolare nella sua fase iniziale - soprattutto personalita' (familiari e principali alleati) vicine all’ex Presidente Dos Santos, defunto nel luglio 2022, non riuscendo a contrastare ancora efficacemente le pratiche illecite diffuse a vari livelli e a restituire alle casse statali il denaro pubblico distratto. Il nuovo Codice Penale (in vigore dal 2021) ha fornito alle Autorità nuovi strumenti nella lotta alla corruzione, introducendo le fattispecie dei crimini economici (tipizzazione dei reati di corruzione attiva; corruzione e appropriazione indebita; i reati contro il mercato e l'economia che limitano le operazioni in contanti, per impedire la circolazione di ingenti somme di denaro al di fuori del sistema finanziario).