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Italia e Cipro mantengono ottime relazioni, favorite dai comuni interessi nell’area mediterranea, da una spiccata simpatia reciproca tra le popolazioni e da un’antica consuetudine di rapporti: dalla stabile presenza dei mercanti italiani nel medioevo, quando Famagusta era una delle città più floride del Mediterraneo, fino al regno della regina Caterina Cornaro e successivamente di Venezia, la cui eredità architettonica è ancor oggi visibile in tutta l’isola.
L’Italia gode di un’immagine positiva, testimoniata dal diffuso studio della lingua e dal generale apprezzamento della qualità dei prodotti e dei simboli del “made in Italy”, che non di rado si manifesta nell'adozione di insegne e denominazioni "Italian sounding". L’Italia figura stabilmente tra i primi fornitori dell’isola (quarto posto nel 2016).
L'economia cipriota è caratterizzata da grande apertura al commercio internazionale e dipendenza dalle importazioni da cui ne consegue un deficit commerciale strutturale. L'economia è orientata prevalentemente ai servizi quali turismo, trasporti e finanza che rappresentano oltre l’80% del PIL. L'industria manifatturiera, che rappresenta circa il 17% del PIL si diversifica in settore alimentare e tessile, lavorazione della carta, settore chimico e farmaceutico e settore della raffinazione del petrolio. L'agricoltura contribuisce per circa il 2,5% alla formazione del PIL.
I Paesi della UE rimangono i principali partner commerciali di Cipro, insieme alla Cina e Israele. L’Italia mantiene una buona posizione sul mercato, al quarto posto, tra la Cina (3° posto) e il Regno Unito. Nonostante la performance positiva delle nostre esportazioni, la presenza italiana è originata principalmente da iniziativa cipriota. La percezione dell’offerta italiana è tendenzialmente positiva e legata alla tradizionale immagine di prodotti di qualità e di un’offerta flessibile.
A livello bilaterale, nel 2016 si sono registrate esportazioni italiane verso Cipro pari a 398 mln/euro, in lieve calo rispetto al 2015 (427 milioni), a fronte di importazioni per 17,5 mln/euro, dimezzate rispetto al 2015 (38,8 milioni). Il saldo attivo per l'Italia è stato quindi pari a 380,5 mln/euro, paragonabile a quello del 2015.
Il nostro export ha riguardato principalmente i seguenti settori: capi di abbigliamento (49,9 mln/euro); caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici (42,2 mln/euro); mobili (25,2 mln/euro). Le importazioni da Cipro hanno avuto ad oggetto principalmente: articoli di rame (3,9 mln/euro), frutta e frutta secca (3,1 mln/euro), prodotti ortofrutticoli (1,3 mln/euro).
A parte il turismo e i servizi per la navigazione, i maggiori drivers di sviluppo dell’economia cipriota nei prossimi anni saranno legati ai programmi di miglioramento e potenziamento della produzione di energia da fonti rinnovabili, dai programmi di efficientamento energetico e dal miglioramento nella gestione del trattamento dei rifiuti anche per produzione energetica. Da non sottovalutare anche il potenziale dello sfruttamento delle risorse off-shore che potrebbero trasformare il Paese in un hub energetico regionale.
Dati generali CIPRO
Forma di stato | Repubblica presidenziale |
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Superficie | 9 |
Lingua | greco (ufficiale), turco (ufficiale), inglese (molto diffuso) |
Religione | cristiana ortodossa, mussulmana, armeno-gregoriana, maronita, cattolica latina e protestante |
Moneta | euro |
ANALISI SWOT (STRENGTHS, WEAKNESSES, OPPORTUNITIES, THREATS)
Punti di forza
- Bassa imposizione fiscale
- Alto Pil pro-capite, rischio di cambio limitato
- Buona qualità delle infrastrutture e diffusa conoscenza della lingua inglese.
- Generale apprezzamento dei prodotti italiani
- Presenza di giacimenti di idrocarburi
Punti di debolezza
- Accesso al finanziamento
- Burocrazia statale inefficiente
- Insufficiente capacità di innovare
OPPORTUNITA'
Cosa vendere
- Macchinari e apparecchiature
- Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
- Costruzioni
- Prodotti alimentari
- Altre attività dei servizi
Dove investire
- Trasporto e magazzinaggio
- Prodotti delle miniere e delle cave
- Costruzioni
- Attività immobiliari
- Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
MINACCE
- Perdurare della "questione cipriota" (Rischi politici)
- Rischio di controparte (Rischi operativi)
- Fragilità del sistema bancario (Rischi economici)
Nota: I punti di forza, le opportunità e le minacce sono identificati localmente sulla base di informazioni qualitative e quantitative (provenienti da varie fonti). I punti di debolezza risultano dalle interviste ad imprenditori operanti in loco realizzate dal World Economic Forum – Global Competitiveness Index (ultima edizione disponibile).
Presenza italiana
Azienda | Settore | Sito internet | Informazioni utili |
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Per le imprese italiane Cipro è essenzialmente un mercato di esportazione di beni. SEGUE |
| Manca una presenza diretta, con l'eccezione della presenza di ENI (Eni Cyprus Ltd). I numerosi marchi italiani presenti sul mercato sono normalmente gestiti da imprese locali che curano l'importazione e spesso anche la distribuzione. |