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Overview (DANIMARCA)

 

SCAMBI COMMERCIALI ITALIA- DANIMARCA

Nel 2022 il valore complessivo dell’interscambio bilaterale ha superato per la prima volta i 7 miliardi di euro, con un aumento del 15,7% rispetto al 2021 e con un saldo positivo per l’Italia di oltre 1 miliardo di Euro, grazie all’ottima performance delle esportazioni italiane. Queste ultime hanno raggiunto il valore di 4,15 miliardi di Euro, crescendo del 21% rispetto al 2021. Le importazioni italiane hanno registrato invece una crescita più contenuta (del 9,4%) registrando un valore di 3,13 miliardi di Euro.

Nel periodo gennaio-luglio 2023, pur essendo il valore totale dell’interscambio pari a 4,39 miliardi di euro e quasi corrispondente a quello relativo allo stesso periodo del 2022, si è registrata una diminuzione significativa del saldo positivo italiano che è sceso a 112 milioni di euro (rispetto ai 723 milioni di Euro dello stesso periodo del 2022), con esportazioni per 2,25 miliardi di euro (-11,4%) e importazioni per 2,13 miliardi di euro (+17,7%).

Va tuttavia aggiunto che, nel complesso, la tendenza ad una diminuzione delle importazioni danesi nel primo semestre 2023 è stata rilevata anche nell'interscambio bilaterale con Paesi tradizionalmente partner della Danimarca.  Nel lasso di tempo menzionato l'Italia non ha comunque perso posizioni nel mercato danese: risulta infatti ancora l'ottavo fornitore del Regno (con una quota di mercato del 3,4%) e il decimo mercato di destinazione di questi esportatori (2,3% della rispettiva quota di mercato).  

Quanto alla composizione merceologica dell'export italiano, nel periodo considerato, la principale voce continua ad essere rappresentata da macchine di impiego generale (213,15 milioni di euro, +6,5%), seguita dalle bevande (112,95 milioni di euro, -11,3%) e dagli autoveicoli (102,40 milioni di euro, +22,6%). Rilevante risulta l’aumento dell’export di questi ultimi rispetto al resto dei prodotti esportati dall’Italia in Danimarca.

Riguardo alle importazioni, le principali voci dei prodotti venduti in Italia hanno riguardato i medicinali e i prodotti farmaceutici (268,92 milioni di euro, +12%), la carne lavorata e prodotti a base di carne (237,70 milioni di euro, +4,5%), e pesce, crostacei e molluschi lavorati e conservati (151,63 milioni di Euro, 0,1%) e - con un notevole incremento (+85%) - motori, generatori e trasformatori elettrici.

 

INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI.

 In base a quanto riportato dalla Banca Nazionale danese/BND, nel 2022 gli USA sono stati - per la prima volta - il Paese destinatario dei maggiori investimenti esteri diretti danesi (282 miliardi di corone, pari a 37,7 miliardi di Euro), corrispondenti al 17% del totale degli IDE del Regno (1.664 miliardi di corone, pari a 222,98 miliardi di Euro). Gli USA sono in ogni modo anche il maggior investitore in Danimarca, con il 20% degli investimenti esteri totali nel 2022 (188,6 miliardi di corone danesi, pari a 25,26 miliardi di Euro, su un totale di 926 miliardi di corone, circa 124 miliardi di Euro).

Per quanto riguarda specificamente l'Italia, sempre secondo la BND, la Danimarca nel 2022 vi ha investito 3,7 miliardi di corone (pari a circa 1.835 milioni di Euro). Le prime tre voci degli IDE danesi in Italia riguardano servizi alle imprese, manifatture e commercio/ trasporti. Secondo la stessa fonte, l’Italia ha investito nel Regno 10,9 miliardi di corone danesi (pari a 1.460 milioni di Euro), risultanti principalmente nel settore dell'intermediazione finanziaria.

 

Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati ISTAT (interscambio) e Banca Nazionale danese (investimenti esteri) 

Ultimo aggiornamento: 25/01/2024