Macchinari e apparecchiature

Il settore agroindustriale, che comprende secondo la classificazione locale i settori ittico e forestale,  è il secondo settore esportatore del Paese dopo il minerario. Le sfide che il settore si propone sono principalmente sviluppare un’agricoltura sostenibile che raggiunga mercati di nicchia, affrontare la crisi climatica e incorporare tecnologia e innovazione. Tra questi macro gruppi vi è quello della produttività: il costo della manodopera è elevato e risente della competizione salariale, assolutamente impari con il settore minerario; manca manodopera specializzata; terreni e colture necessitano di investimenti per aumentarne resa e qualità. La meccanizzazione agricola – accompagnata da investimenti in nuove varietà più idonee ad integrarsi in processi produttivi largamente automatizzati – consentirá di superare buona parte di queste problematiche, unitamente ad un aumento degli investimenti in tecnologia. La domanda di macchinari, per lo piú,  viene soddisfatta dalle importazioni dato che esiste solo una marginale produzione locale di attrezzature molto semplici. Le macchine agricole di origine estera che si commercializzano nel paese rispondono ai seguenti parametri:  - macchinari inesistenti in Cile  - macchine di alto livello tecnologico  - macchine competitive nella relazione qualità/prezzo, provenienti principalmente da Cina e altri paesi asiatici. Inoltre, il settore deve affrontare la tendenziale diminuzione delle precipitazioni e, quindi, della disponibilità di acqua, fenomeno che pare costituire ormai una costante climatica anche al di là delle oscillazioni causate dall'alternarsi dei cicli del Niño e Niña. La combinazione dei fattori indicati produce una sostenuta domanda di tecnologia: dalla meccanizzazione agricola ai sistemi d'irrigazione, dall'automazione dei processi a valle, nella trasformazione alimentare e nel confezionamento, fino all'introduzione dell'intelligenza artificiale nell'intero comparto.

Prodotti delle miniere e delle cave

Tecnologia e prodotti nel settore minerario e metallurgico Il settore minerario continua ad essere la principale fonte di ricchezza del Paese ed il destinatario della maggiore quota d'investimenti nazionali ed esteri. Secondo le rilevazioni del catasto degli investimenti aggiornato dalla Corporación de Bienes de Capital, nel quinquennio 2018-2022 sono previsti investimenti per USD 10,5 miliardi nel settore minerario. L'ampliamento o la contrazione del numero dei progetti è, come detto, soprattutto legata al prezzo internazionale del rame, a sua volta influenzato, a livello borsistico, dall'andamento dell'economia cinese. Il contributo italiano nel settore si concentra nella fornitura di componentistica industriale (pompe, organi di trasmissione e controllo, filtri, componentistica elettrica, attrezzature per manutenzione, ricambi, etc), con una presenza ad oggi contenuta, ma che potrebbe incrementarsi, tenuto conto sia delle forti potenzialità del settore sia delle nostre eccellenze in alcune produzioni, in particolare per esigenze estreme. Si tratta, in altre parole, di un settore trasversale in cui la tecnologia meccanica italiana puó trovare degli spazi, anche al di lá del settore delle sole macchine per movimento terra. Esistono grandi opportunità per i fornitori di tecnologia per contribuire alla riduzione dei costi di produzione e all'aumento della produttività: si richiedono, quindi, macchine e attrezzature energeticamente efficienti, alta tecnologia di scavo, tecnologie per la dissalazione, il trasporto e l’uso delle acque marine, tecniche di recupero delle acque giá utilizzate.

Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)

Tecnologie e prodotti per il settore energetico

Il Cile possiede un grande potenziale di generazione da energie pulite: solare, eolica, mini-idro, geotermica, cinetica marina e, di contro, dispone di scarse risorse energetiche fossili, importando più dell’80% degli idrocarburi che si commercializzano nel paese. Secondo le rilevazioni del catasto degli investimenti aggiornato dalla Corporación de Bienes de Capital, nel quinquennio 2018-2022 sono previsti investimenti per USD 8,8 miliardi nel settore energetico. La Ruta energetica elaborata dalla presidenza Piñera punta a sviluppare una matrice energetica completamente basata sulle energie rinnovabili entro il 2040; l'obiettivo di breve periodo è del 20% entro il 2025; attualmente le rinnovabili incidono per il 43%, mentre le ERNC contribuiscono per il 17%1. Altri obiettivi rilevanti: quadruplicare la produzione di energia rinnovabile distribuita e promuovere l'autoconsumo; integrare le reti di trasmissione domestiche e di interconnessione internazionale; efficienza energetica nei settori minerario, industriale, PMI, residenziale; stoccaggio energetico (al momento gli studi si stanno concentrando sulla soluzione idrogeno-ammoniaca), elettro-mobilità; smart metering. Da rilevare che i mega-impianti energetici, specie idroelettrici, scontano in questa fase, da un lato, l'anti-economicità derivante dal drastico calo dei prezzi dell'elettricità (scaturito dall'ingresso nel mercato di impianti, prevalentemente solari, con minori costi marginali di produzione); dall'altro, l'opposizione dei territori ed una normativa sull'impatto ambientale dagli esiti imprevedibili (che il governo Piñera si è impegnato a modificare). Sono in corso forti investimenti in infrastrutture di trasmissione elettrica legati alla interconnessione tra i sistemi del nord e del centro-sud, nonché per garantire la sicurezza nell'approvvigionamento di elettricitá ai clienti finali in caso di emergenze causate da fenomeni climatici. 1La Ruta prevede anche un'incidenza delle ERNC del 70% nel 2050, ma, ai ritmi attuali, si prevede che già nel 2030 si possa raggiungere il 75%.

Costruzioni

Settore costruzioni, edilizia e infrastrutture

Il settore delle costruzioni sta consolidando la ripresa avviata a gennaio 2018. Positivo l'andamento dell'edilizia residenziale e delle opere di ingegneria civile per il settore minerario, a fronte di una diminuzione dei lavori per il settore energetico. Grazie alla riattivazione del ciclo degli investimenti nei settori minerario e delle opere pubbliche in concessione, il settore delle opere civili sembra avere migliori prospettive nell'attuale congiuntura, mentre l'edilizia deve affrontare scarsità e restrizioni all'uso del suolo – circostanza che, per converso, restringe l'offerta e, quindi, sostiene prezzi ed investimenti immobiliari. Secondo le rilevazioni del catasto degli investimenti aggiornato dalla Corporación de Bienes de Capital, nel quinquennio 2018-2022 sono previsti investimenti per USD 11 miliardi nel settore opere pubbliche e per 8,1 miliardi nel settore immobiliare. Di questi ultimi, un 68% corrisponde ad edilizia abitativa, un 15,5% a edilizia non abitativa (commerciale, uffici, alberghi, cliniche, parcheggi, magazzini, terminal per i trasporti), e un 16,5% a iniziative miste. A livello programmatico, il piano infrastrutturale della presidenza Piñera prevede di destinare ca. USD 14,5 miliardi, in 5 anni, alle opere pubbliche in concessione (strade, aeroporti, trasporto ferroviario urbano e suburbano), a cui si sommerebbero ca. USD 2,5 miliardi annui, per 4 anni, in strutture ospedaliere.

Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento

Tecnologie per la tutela dell'ambiente La nuova legge sulla responsabilità estesa del produttore – cd. Ley REP: - pone i costi di smaltimento del prodotto a carico di chi, produttore o importatore, lo immetta nel mercato. Le prime categorie merceologiche interessate sono packaging e pneumatici; a seguire RAEE, lubrificanti, pile e batterie. Promulgata a maggio 2016 - sono ancora in corso di elaborazione gli ultimi decreti attuativi - ha reso il Cile un paese pioniere, a livello latino-americano, nell'ambito dell'economia circolare. Si aprono, quindi, opportunità per proporre sia modelli di gestione e tecnologie per il riciclo, sia, a monte, soluzioni in tema di smart packaging ed eco-disegno del prodotto. Vi sono spazi d'inserimento anche nel settore degli impianti per il trattamento dell'aria e fumi industriali. L'industria termoelettrica dovrà adottare standard di emissioni assai restrittivi e sarà tenuta a certificare i propri sistemi di monitoraggio continuo delle emissioni. Parimenti, le fonderie e le raffinerie del settore minerario dovranno adempiere alla norma sulle emissioni che entrerá in vigore a dicembre 2019 e che mira a portare i livelli di cattura delle molecole di arsenico e zolfo al 95%. L'urgenza di interventi per attenuare l'impatto ambientale delle attività estrattive e produttive si è nuovamente imposta all'attenzione dell'opinione pubblica e del mondo politico nell'agosto 2018, in occasione della crisi ambientale nell'area industriale di Quintero. Per quanto riguarda il settore delle acque, sono previsti investimenti per US$1 miliardo per la fine dell'anno 2019, soltanto a carico delle aziende di distribuzione dell'acqua potabile. É quindi importante cogliere questa fase di massima disponibilità ed apertura del Cile a conoscere soluzioni già dimostratesi valide in paesi dal più elevato grado di sviluppo in tema di protezione ambientale.