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Aspetti Normativi (BOLIVIA)

SERVIZI FINANZIARI

Con la legge 393/2013 sui Servizi Finanziari è stato designato come ente rettore del sistema finanziario lo Stato, il quale esercita funzioni di controllo attraverso il Consiglio di Stabilità Finanziaria e l’ASFI (Autorità di Supervisione del Sistema Finanziario). La norma ha come finalità la protezione dei consumatori e la regolazione dei tassi di interesse per i crediti destinati al settore produttivo, all’edilizia sociale e ai piccoli risparmiatori.

Attraverso la normativa si è introdotta una politica di controllo dei prezzi (tassi di interesse) e una politica di controllo del credito (selettività). L’art. 59 infatti stabilisce che “i tassi attivi saranno regolati dall’Organo Esecutivo centrale di Stato”, stabilendo i limiti massimi del credito per il settore produttivo e l’edilizia sociale.

Ai sensi dell’art. 66 il Governo ha il potere di definire livelli minimi di portafoglio per i crediti ai settori economici che ritiene opportuno. L’art. 67 determina che questi livelli minimi saranno per i crediti orientati all’edilizia sociale e al settore produttivo “principalmente nei segmenti delle micro, piccole e medie imprese urbane e rurali, degli artigiani e delle organizzazioni economiche comunitarie”.

NORMATIVA SULLA PROTEZIONE DEGLI INVESTIMENTI

La legge 516/2014 di Promozione degli Investimenti ha come obiettivo la contribuzione alla crescita e allo sviluppo economico del Paese attribuendo allo Stato un ruolo preponderante nell’economia, lo sviluppo economico-sociale del Paese e la progettazione e gestione dei settori strategici. Incentiva anche l’investimento (pubblico e privato) orientato allo sviluppo di settori produttivi non tradizionali ed índica che le relazioni giuridiche tra lo Stato e gli investitori fanno affidamento sulla certezza del diritto, attraverso norme chiare, precise e determinate.

Attraverso la norma in oggetto lo Stato si riserva il diritto di controllare e regolare i settori strategici per l’economia, permettendo l’investimento privato a condizione che le azioni siano armoniche con le politiche statali. Consente agli investitori stranieri il trasferimento all'estero di valuta liberamente convertibile, nel rispetto degli obblighi fiscali del Paese. Tuttavia, vieta la privatizzazione dei beni e degli investimenti recuperati dallo Stato a seguito dei processi di nazionalizzazione.

Esistono quindi incentivi all’investimento, non vengono però definiti i criteri di classificazione dei settori strategici né viene definito il procedimento per la sospensione o cancellazione degli incentivi.

La legge 516 di Promozione degli Investimenti non offre quindi garanzie sufficienti per consentire un ritorno d’interesse sul Paese. Nei mesi scorsi, però, è stata emanata una nuova normativa sull’arbitrato e la conciliazione delle controversie che, di fatto, rappresenta un'innovazione profonda della precedente legislazione in materia.

PROPRIETÀ INTELLETTUALE

In Bolivia la proprietà intellettuale è regolata dal SENAPI  (Servizio Nazionale di Proprietà Intellettuale), organo dipendente dal Ministero di Sviluppo Produttivo ed Economia Plurale. L’Istituto si occupa dell’amministrazione della proprietà intellettuale in tutti i suoi componenti, attraverso l’applicazione delle normative vigenti in materia, il controllo del compimento delle suddette leggi e l’effettiva protezione dei diritti legati alla proprietà industriale, al diritto d’autore e ai diritti connessi, come stabilito dalla normativa interna e dai trattati internazionali.

 

Legge Nº 393/2013; Legge Nº 516/2014; Servizio Nazionale di Proprietà Intellettuale
Ultimo aggiornamento: 20/10/2015