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Quadro macroeconomico (QATAR)

Il Qatar è una delle prime economie dell’intero Medio Oriente e figura tra gli stati con il reddito pro-capite più alti nella graduatoria mondiale: nel 2017 di 125.000 USD (calcolato alla parità del potere d'acquisto), nel 2018 di 127.000 USD e le stime per il 2019 lo danno in ulteriore crescita a 129.000 USD. Nel 2020 le previsioni di EIU (Economist Intelligence Unit) indicano 131.000 USD.

La crescita economica negli ultimi dieci anni ha assunto un andamento pressoché costante, segnando valori a due cifre fino al 2011, per poi posizionarsi dal 2012 al 2014 su un tasso pari a circa il 4%. Nel 2016 si è registrata una crescita del 2,1%, nel 2017, nonostante il “blocco”, si è avuto un incremento analogo (1,6%), confermato anche nel 2018 da un +1,5%. Le stime per il 2019 indicano una crescita dell’1,4%. Mentre per il 2020 le previsioni di EIU evidenziano un incremento sempre positivo pari al 2%.

Dal 2010 ad oggi il PIL è cresciuto di circa il 70%. Il PIL nel 2016 ha raggiunto i 151,7 miliardi di USD. Nel 2017 ha toccato i 167 miliardi di USD. Nel 2018 i 191,3 miliardi di USD. Mentre nel 2019 EIU stima il raggiungimento di un livello di 189 miliardi di USD.

Il forte sviluppo infrastrutturale ha generato un incremento demografico della popolazione che viaggia a ritmi di ca. il 10% all'anno, attestandosi al momento in 2,8 milioni di abitanti e con una stima di crescita da qui al 2022 che prevede il superamento di 3 milioni di abitanti. La crescita demografica è dovuta al progressivo inserimento nel Paese di lavoratori e professionisti stranieri necessari per la realizzazione degli ambiziosi progetti infrastrutturali. 

La popolazione straniera è oggi pari a circa 2,48 milioni di abitanti (di cui 550.000 indiani, 450.000 nepalesi, 250.000 filippini, 190.000 egiziani, 160.000 dal Bangladesh, 110.000 dal Sri Lanka, 100.000 pakistani, 290.000 altre nazionalità) e rappresenta circa l'89% della popolazione totale. 

Il Qatar ha registrato per anni un saldo attivo del budget statale, trend interrotto dal 2014. Nel 2017 si è registrato un deficit pubblicopari al 6.6% del PIL. Nel 2018 è stato rilevato, di nuovo, un avanzo pubblico pari al 2.2% del PIL, che EIU stima essere dell’1,2% anche nel 2019. 

Il debito pubblico è stato del 56,4% nel 2018 e si dovrebbe attestare nel 2019 ad un valore pari al 64,0% del PIL.  

 

 

Composizione del PIL e livelli di crescita per settori economici:

  • 45% Oil and Gas
  • 14% servizi finanziari
  • 12% costruzioni
  • 10% servizi governativi
  • 8 % industria manifatturiera
  • 7 % commercio e alberghi
  • 4 % altro

(Informazioni da IMF ed elaborate da Ambasciata d'Italia, dati a cura di ICE Doha)

 

 

Ultimo aggiornamento: 14/05/2020