Flussi turistici: ANGOLA verso l'Italia
Il potenziale di crescita dei flussi di turisti angolani verso l’Italia nel medio periodo è senz’altro molto grande, considerato anche che si parte da numeri molto bassi: sono stati rilasciati nel 2016 980 visti per turismo, e 670 nei primi sei mesi di quest’anno. Al momento coloro che si recano in Italia dall’Angola possono essere collocati prevalentemente nelle seguenti categorie: uomini d’affari legati al petrolio o diamanti; funzionari governativi, operatori che viaggiano per motivi commerciali e religiosi. In questo quadro, i principali fattori di freno del turismo in Italia sono: la mancanza di collegamenti aerei diretti; la mancanza di operatori italiani attivi sul mercato angolano; la forte concorrenza di altri Paesi europei dall’elevata attrattività turistica; la scarsa conoscenza dell’offerta turistica italiana da parte del grande pubblico angolano.
Appaiono decisamente promettenti per il mercato angolano, purché adeguatamente sostenute dal punto di vista promozionale, le seguenti tipologie di offerta turistica: “pacchetti” turistici nella classiche località (Venezia, Firenze, Roma, Milano costiera amalfitana, ecc.); pacchetti tematici, per target di pubblico specifici: ad esempio, tour enogastronomici; circuiti regionali o legati alla scoperta delle città d’arte e del patrimonio storico, culturale ed archeologico nazionale. Altre due forme di turismo avente carattere tematico e che senz’altro meritano di essere esplorate sono: il turismo per shopping (magari abbinando la promozione commerciale dei grandi marchi del lusso nazionale alla promozione del turismo per shopping in Italia) ed il turismo religioso, dove l’Italia gode di un vantaggio comparato evidente rispetto a qualsiasi altro Paese, essendo l’Angola un Paese a maggioranza cattolica.