Il dato destagionalizzato e corretto per gli effetti di calendario non presenta variazioni percentuali di crescita sul trimestre precedente né su base tendenziale. Nei primi nove mesi del 2021 l’incremento del PIL su base annua registra un aumento del 7,1% (6,8% secondo i dati corretti).

Dall’esame del PIL con il metodo del valore aggiunto si evince che la performance dell'industria ungherese, inclusiva delle attività mineraria ed estrattiva, è aumentata del 2,5% rispetto al III trimestre del 2020. Nel periodo di riferimento, l’attività manifatturiera presenta una crescita del 2,6%. I principali incrementi di valore aggiunto registrati tra le attività economiche riguardano la fabbricazione di apparecchiature elettriche e la fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature. Il settore delle costruzioni registra un aumento del valore aggiunto del 20,1% mentre il comparto dell'agricoltura, silvicoltura e pesca presenta una variazione negativa del 3,8%.

Nel III trimestre 2021 il valore aggiunto dei servizi è aumentato del 6,8%. I maggiori incrementi si sono registrati nelle attività di alloggio e ristorazione (+21,6%), nei servizi di informazione e comunicazione (+15,2%), di trasporto e magazzinaggio (+12,4%), nel settore delle attività professionali, scientifiche e tecniche (+8,7%), nei servizi di intrattenimento (+6,5%), nelle attività finanziarie e assicurative (+6,3%), nel commercio all'ingrosso e al dettaglio (+5,9%). In diminuzione dell’1% i servizi dell’istruzione.

Alla crescita del prodotto, i servizi e il settore delle costruzioni hanno contribuito nella misura del 3,8 e 1%, mentre il settore manifatturiero con una quota dello 0,5%. Tra i servizi, il commercio all’ingrosso e al dettaglio e la riparazione di veicoli e motoveicoli, congiuntamente alle attività di alloggio e ristorazione, hanno maggiormente sospinto con una percentuale dello 0,8 l’aumento del PIL.

Sotto il profilo della spesa, nel terzo trimestre 2021 i consumi finali effettivi presentano un aumento del 5,2%.

Nel periodo di riferimento, i consumi finali delle famiglie sono aumentati del 5% rispetto al III trimestre del 2020. Il volume di spesa è aumentato nelle seguenti categorie: servizi (+10,4%), beni semidurevoli (5,2%), durevoli (+3,1%), beni non durevoli (+0,3%).  In aumento anche il volume dei trasferimenti sociali erogati dallo Stato (+3,5%) e i consumi finali della pubblica amministrazione (+5%).

Per quanto riguarda gli investimenti fissi la crescita registrata nel III trimestre 2021 è stata del 9,6% su base annua. Si registra un aumento del volume degli investimenti nelle costruzioni e in quello dei macchinari e attrezzature. Gli aumenti più significativi degli investimenti sono stati registrati nel settore manifatturiero, trasporto e magazzinaggio, agricoltura, commercio all’ingrosso e al dettaglio e la riparazione di veicoli e motoveicoli, nei servizi di supporto alle imprese.

Quanto agli investimenti lordi (formazione lorda del capitale), la variazione positiva registrata nel periodo di riferimento è stata del 20,1% rispetto allo stesso periodo del 2020.

Il dato aggregato relativo alla domanda interna rileva nel terzo trimestre 2021 un aumento complessivo del 9,6% sull’anno.

Nel III trimestre 2021, il volume dell’import e dell’export di beni e servizi è aumentato rispettivamente del 5,6 e dell’1,4% e presenta un disavanzo di 292 miliardi di Fiorini. Riguardo al commercio di beni, il rilevamento statistico indica una diminuzione su base annua delle esportazioni (-1,2%) e un aumento delle importazioni (+4,3%). In relazione alla bilancia dei servizi le importazioni sono aumentate del 13,3% mentre le esportazioni del 13%.

Nel periodo di riferimento, all’incremento del prodotto, i consumi finali effettivi hanno contribuito nella misura del 3,3%, mentre gli investimenti lordi per il 6%. Il rilevamento indica che l’incidenza del saldo passivo degli scambi con l’estero sull’andamento economico è stata del 3,2%.

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Ambasciata d'Italia - UNGHERIA