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Rischi politici (UZBEKISTAN)


Conflitti interni

La situazione politica è stabile e vi è molta aspettativa per le riforme annunciate dal nuovo Presidente. In questo senso rimangono cruciali per la stabilità del Paese i fattori socio-economici (in risposta alla tumultuosa crescita demografica, che non è assorbita dal mercato del lavoro; miglioramento delle condizioni di vita della popolazione; attenuazione dei divari regionali). Il rischio di diffusione del fondamentalismo islamico pare sotto controllo all'interno del Paese, mentre è più presente nelle comunità uzbeke all'estero, soprattutto nei Paesi ex CIS.

Rapporti con i Paesi confinanti

La priorità dichiarata di politica estera del nuovo Presidente è quella dei rapporti di buon vicinato con i Paesi limitrofi, con i quali si sono moltiplicati contatti ed iniziative per la soluzione dei numerosi contenziosi pendenti (frontiere innanzitutto) e l'incremento degli scambi economici. Rimane qualche frizione in tema di gestione delle acque provenienti dal Pamir, che increspa le relazioni di Tashkent con i Paesi "upstream", Kyrgyzstan e Tagikistan. Nel 2019 si sono tenuti degli incontri tra i presidenti di Uzbekistan e Tajiistan per la costruzione di una ferrovia che però ha condotto a scontri tra le popolazioni dell'exclave di Vorukh, coinvolgendo quindi anche il Kyrgyzstan.

Corruzione

Il nuovo governo è ben consapevole del record non impeccabile del Paese ed ha fatto della lotta alla corruzione e del rispetto della rule of law uno degli assi portanti delle proprie riforme. Secondo Transparency International 2019 l'Uzbekistan è il 158esimo paese in una lista di 180.

Ultimo aggiornamento: 01/08/2019