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Rischi economici (DANIMARCA)


Recessione mondiale

Se la crisi economica dell'Eurozona si propagasse – innescando un circolo vizioso - prima negli Stati Uniti e poi nelle economie emergenti, la fiducia dei consumatori e delle imprese crollerebbe a livello internazionale ed il commercio mondiale rallenterebbe. L'impatto del crollo della domanda internazionale potrebbe rivelarsi particolarmente pesante sull'economia danese, il cui PIL dipende per oltre il 60% dalle esportazioni.

Fine della zona euro e apprezzamento della corona

L’uscita dall’Eurozona delle economie più deboli provocherebbe l'apprezzamento dell’euro ed immediate difficoltà per i restanti Paesi dell’Eurozona con pronunciati deficit commerciali. In tale nuovo scenario il comportamento della Francia potrebbe risultare cruciale: se decidesse di lasciare l’eurozona, l’euro uscirebbe di scena e cederebbe il passo al marco tedesco che affermerebbe così la propria egemonia in Europa; in tali circostanze la corona danese,che riallaccerebbe lo storico legame con la valuta tedesca, si apprezzerebbe e le esportazioni danesi diverrebbero molto più care.

Rischio finanziario – Rischio di una stretta creditizia in Danimarca scatenata dalla crisi del debito nell’Eurozona

La fiducia nel sistema bancario danese ha subito un decisivo contraccolpo in conconcomitanza con la recente crisi finanziaria internazionale: difatti, dal 2008 a oggi si contano già 12 casi conclamati di fallimenti di piccole banche locali. Pur risultando i principali istituti bancari ancora ben capitalizzati, anch’essi rischierebbero di incorrere in consistenti perdite e di vedere compromessa la propria capacità di concedere prestiti nel caso in cui una crisi del debito dovese coinvolgere Paese di grandi dimensioni come la Spagna o l’Italia.

Effetti Covid-19: Aumento deficit pubblico e contrazione PIL. Calo esportazioni e investimenti

La Danimarca ha affrontato una brusca e profonda recessione economica a causa della pandemia COVID-19, con una contrazione del PIL di circa il 4% nel complesso nel 2020. Il rapporto debito pubblico lordo/PIL dovrebbe aumentare bruscamente dal 33% nel 2019 a circa il 45% nel 2020. La recessione globale e l'interruzione delle value chains transfrontaliere hanno causato l'impatto più grave sul commercio estero della Danimarca. Nel Q, le esportazioni e le importazioni si sono contratte rispettivamente del 17% e del 14% a/a. Le esportazioni sono destinate a diminuire più delle importazioni. Nel complesso, gli investimenti dovrebbero diminuire del 4,4% nel 2020. La normalizzazione della domanda esterna e il pacchetto di ripresa del Governo dovrebbero sostenere gli investimenti prossimamente.

Ultimo aggiornamento: 22/01/2021