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Relazioni internazionali (COSTA D'AVORIO)

Fin dal suo insediamento nel 2011, il Presidente Ouattara si è fatto promotore di una politica estera dinamicaattraverso  un’attiva partecipazione in seno alle organizzazioni regionali (UA, CEDEAO, UEMOA, ecc.).

L’obiettivo principale della politica estera ivoriana è tutt’ora quello di riportare il Paese al centro delle dinamiche geopolitiche regionali, quale punto di riferimento dei Paesi della sub-regione e interlocutore privilegiato della comunità internazionale, in quanto garante della stabilità e motore dello sviluppo economico di tutta l’area. La Costa D’Avorio ha sempre mantenuto con la Francia rapporti privilegiati nei settori politico, economico, militare e di cooperazione allo sviluppo. Nel corso degli ultimi anni la diplomazia ivoriana ha cercato comunque di attenuare la dipendenza da Parigi ed ha approfondito le relazioni economiche e commerciali con Stati Uniti, Giappone, Cina, India e diversi Paesi europei, fra cui l’Italia. Resta salda la presenza militare francese; il numero degli effettivi presenti sul territorio ivoriano è stato portato nel 2020 a 950, con l'obiettivo di rendere la base di Abidjan una vera "base operativa avanzata".

Nell'aprile 2016 il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha posto fine alle sanzioni contro la Costa d’Avorio, in particolare all’embargo sulle armi, ed ha deciso il ritiro della missione ONUCI entro il 30 giugno 2017. L’apertura alla Cina è uno degli obiettivi strategici della politica estera del Presidente Ouattara. Sul fronte dei rapporti commerciali la Cina ha finanziato a tasso zero numerose iniziative nel settore immobiliare e delle infrastrutture. La contropartita è la crescente apertura  all'ingresso dei prodotti cinesi sul mercato locale e la concessione di numerose licenze per lo sfruttamento di materie prime.

Numerose azioni e disposizioni sono state intraprese nell’ambito della cooperazione tra la Costa d’Avorio e L’Unione Europea, tra cui l’accordo di partenariato economico - APE. Firmato nel 2008, e ratificato nel 2016, l’APE prevede un’apertura del mercato europeo ed ivoriano attraverso lo smantellamento tariffario progressivo nell’arco di 10 anni, di cui il 70% attuato dal 2019. 

Nel settembre 2014 la Banca Africana di Sviluppo si è insediata di nuovo nella sua sede statutaria di Abidjan, dalla quale era assente dal 2003, a causa dell’acuirsi della crisi politica. La Banca ha  messo in atto un Documento Strategico combinato per la Costa d’Avorio 2013-2017. Nel marzo 2016 si è perfezionato l’accordo di sede che vede la Banca Europea d’Investimento spostare ad Abidjan la sua sede regionale. L’apertura della Sede è stata accompagnata dall’annuncio che la BEI ha approvato un investimento di 117 milioni di Euro per l’estensione e la riabilitazione della rete elettrica di Abidjan e San Pedro.

Le relazioni diplomatiche tra l’Italia e la Costa d’Avorio stanno vivendo una fase di rinnovata vitalità. Nel marzo 2022 si è realizzata la visita del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, prima visita di una personalità politica italiana da oltre cinque anni, che ha impresso ulteriore slancio verso un’intensificazione delle relazioni bilaterali. Il presidente Alassane Ouattara si è invece recato a Roma nel settembre 2022 dove ha incontrato il Presidente Mattarella con l’obiettivo di rafforzare le relazioni bilaterali nel settore economico, nella lotta al terrorismo e in tema di migrazioni. In occasione del Vertice Italia –Africa, che si è tenuto a Roma il 29 gennaio 2024, il Vice Presidente della Costa d’Avorio ha infine guidato una delegazione di alto livello che ha avuto molteplici incontri con le controparti italiane. Proprio per riaffermare l’intensificazione della cooperazione internazionale tra i due paesi, è stato costituito l’ufficio ICE di Abidjan, che ha avviato un’intensa attività promozionale del Made Italy in Costa d’Avorio, in stretta collaborazione con l’Ambasciata ad Abidjan, tra cui lo svolgimento del Business Forum “Italia – Costa d’Avorio : rinnovare il partenariato bilaterale” con focus sui settori dell’ agroindustria, infrastrutture e costruzione.  

Ultimo aggiornamento: 30/01/2024