Relazioni internazionali (BOSNIA ED ERZEGOVINA)
L'Accordo di Stabilizzazione e Associazione (ASA) entrato in vigore nel 2015 inquadra le relazioni bilaterali della Bosnia Erzegovina con l'UE, anche dal punto di vista economico-commerciale. Gran parte del commercio estero del Paese avviene oggi proprio con Paesi UE.
L’entrata in vigore dell’ASA avrebbe dovuto preludere all’ingresso del paese nell’UE nel quadro della politica di allargamento. Le speranze di rapidi progressi sono però presto andate deluse. La Bosnia Erzegovina ha presentato domanda di adesione all'UE nel 2016. La Commissione ha adottato un parere su tale domanda nel 2019, individuando 14 priorità chiave da soddisfare in vista dell'avvio dei negoziati di adesione: il parere costituisce una tabella di marcia completa per profonde riforme nei settori della democrazia/funzionalità, dello Stato di diritto, dei diritti fondamentali e della riforma della pubblica amministrazione.
Nel 2022, in ragione dei progressi realizzati e del nuovo contesto geopolitico determinato dall'aggressione russa all'Ucraina, l'UE ha concesso alla BiH lo status di Paese candidato. Infine, nel marzo 2024, l'UE ha deciso di avviare i negoziati di adesione con la BiH. Ulteriori progressi nel percorso di adesione dipenderanno però dall'adozione delle misure indicate nel corso del tempo dall'UE, e in particolare dalla Commissione europea.
Quanto alla NATO, la BiH partecipa dal 2008 al Membership Action Plan (MAP), anticamera dell'adesione all'Alleanza. Il tema di un'eventuale adesione all'Alleanza atlantico è però fortemente divisivo nello scenario politico bosniaco-erzegovese: mentre le componenti etniche bosgnacca e croata sono favorevoli a tale prospettiva, la componente serba - legata anche per motivi culturali all'influenza russa - vi è fortemente contraria (pur non opponendosi necessariamente a una maggiore cooperazione con la NATO).