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Politica interna (BOSNIA ED ERZEGOVINA)

A ventisei anni dall’Accordo Quadro Generale per la Pace in Bosnia ed Erzegovina (comunemente noto come “Accordo di Dayton/Parigi”), gli assetti scaturiti dalle intese di pace - funzionali a garantire nel 1995 la fine della guerra - hanno consentito di stabilizzare la regione e raggiungere importanti progressi nella vita democratica del Paese ma non di sviluppare un senso di comune appartenenza nazionale e superare le divergenti visioni ed interpretazioni che i principali partiti etno-nazionalisti hanno del Paese.

Ai sensi degli Accordi di Dayton, la Bosnia Erzegovina è suddivisa in due Entità: la Federazione di Bosnia Erzegovina (espressione delle componenti etniche bosgnacca-musulmana e croata) e la Republika Srpska (epressione della componente serba). Delle due Entità, una - la Federazione - è caratterizzata da una governance multi-livello (la Federazione è ulteriormente divisa in dieci Cantoni) e mostra talvolta problemi di disfunzionalità interna (evidente in passato soprattutto nelle tempistiche di formazione del Governo); l'altra Entità, la RS, è decisamente più accentrata dal punto di vista amministrativo ma è teatro di pericolose iniziative politiche volte a contestare la legittimità dello Stato centrale e di tendenze secessioniste. Tutto ciò, unitamente alla pervasività del fenomeno della corruzione ed alla estensione dell’apparato statale, incide negativamente sul percorso di integrazione euro-atlantica di Sarajevo: ciò nonostante, in ragione dei progressi comunque registrati negli ultimi anni, nel 2022 la BiH ha ottenuto lo status di Paese candidato all'adesione; nel 2024, l'UE ha inoltre deciso l'apertura dei negoziati di adesione.

La necessità di porre mano a riforme costituzionali ed elettorali che permettano di semplificare la complessa struttura amministrativa del Paese e superare i profili discriminatori in essa contenuti, retaggio dei citati Accordi di Dayton ed oggetto di condanna da parte della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, è formalmente riconosciuta dall'intero spettro politico bosniaco-erzegovese, ma con sfumature e sensibilità diverse a seconda dei partiti e del gruppo etnico di riferimento (bosgnacchi, croati, serbi).

Ultimo aggiornamento: 18/10/2024