Presenza italiana (BOSNIA ED ERZEGOVINA)
- Krupa Kabine
Bosanska Krupa
tel. + 387 037 470 026 - - Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
- Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
- Kulina bana, 9
71000 Sarajevo
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- Industrijska bb
70101 Jajce
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- - Prodotti della metallurgia
- Tvornicka, bb
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- Knespolje, bb
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Poslovna zona, Bukva br. 8, 74260 Tesanj
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Email: info@unicreditgroup.ba - https://www.unicredit.ba/en/banka.html#home
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Osservazioni
L’Accordo sulla Promozione e la Protezione degli Investimenti tra il Governo della Repubblica Italiana e il Governo della Bosnia-Erzegovina, firmato ad Ancona nel 2000 e in vigore dal 2005, è scaduto nel 2020; esso rimane comunque in vigore sino al 2025.
In Bosnia Erzegovina si registrano numerosi investimenti italiani, soprattutto nel settore manifatturiero.
Significativa – anche per l’effetto trainante nei confronti dei nostri operatori – è la presenza nel settore bancario bosniaco di Unicredit (principale gruppo bancario della Bosnia-Erzegovina) e di Intesa San Paolo (stabilmente tra i primi gruppi del settore).
In BiH si registrano circa 70/100 società italiane che hanno effettuato investimenti diretti oppure hanno realizzato joint ventures con partners locali, soprattutto nei seguenti settori:
Lavorazione legno: tra le le maggiori, Lipa Drvo (legno, Prijedor); Bina Dierre (sedie, Bihac), Interwork (pellets, Bosanski Petrovac); Standard Turbe(sedie,Travnik).
Metalmeccanico/siderurgico: tra le maggiori, Metalleghe (silicio metallico e ferroleghe, Jajce e Mrkonijc Grad), Mehanicke Konstrukcije (componenti di macchinari, Kotor Varos)
Energia: la maggiore e’ Liquivex (Usora e Ljubuski) per la distribuzione di GPL.
Calzature/tessile/abbigliamento: Olip (Travnik), Tvornica Obuce Sportek (Kotor Varos), Socksmaker 3 (Tesanj); Dubicotton (Kozarska Dubica).
Sono da segnalare insediamenti di imprese italiane medio-piccole da collegarsi ad alcune produzioni in conto terzi per le lavorazioni nel settore del legno (attraente per l’abbondanza di legname nel Paese), confezioni e l’abbigliamento, calzaturiero e lavorazione nel settore metalmeccanico. Il successo di questo tipo di operazioni è testimoniato dalla circostanza che, in base ai dati resi disponibili dagli enti di settore bosniaci, circa 100 società italiane svolgono regolarmente in BiH attività di Traffico di Perfezionamento Passivo su base contrattuale. Si tratta di realtà che spesso sfuggono alle ricognizioni ufficiali ma che sono sintomatiche di una vitalità di scambi e di collaborazioni tra i due Paesi, favoriti anche dalla contiguità geografica e dalla facilità di accesso.
La delocalizzazione produttiva in BiH appare vantaggiosa non solo per la presenza di manodopera qualificata, facilmente reperibile e a costi contenuti, ma anche in considerazione dei significativi margini di sviluppo tuttora esistenti nel Paese in numerosi settori, tra cui l’ammodernamento e potenziamento delle infrastrutture energetiche e viarie.
Dal 2021, è attiva l'Associazione delle Imprese Italiane in Bosnia-Erzegovina (AIIBH), realtà associativa che ha già avviato l'iter per ottenere il riconoscimento quale Camera di Commercio Italiana all'Estero.