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Politica interna (PERU')

Il 2023 è stato segnato da una forte instabilità politica e sociale con accese proteste in seguito alla destituzione dell’ex presidente Pedro Castillo, iniziate a dicembre 2022 e protrattesi fino al primo trimestre dell’anno. Le proteste iniziate nel sud del paese in zone prevalentemente rurali ed a maggioranza indigena e che si innestavano su un malcontento latente dovuto alle forti disuguaglianze economiche e sociali che affliggono il paese, erano in primo luogo volte alla liberazione dell’ex-presidente Castillo, arrestato in seguito al Suo tentativo di colpo di stato istituzionale con l’accusa di aver sovvertito l’ordine nazionale; ed ad ottenere elezioni anticipate. Hanno raggiunto la capitale, Lima, spingendo il governo Boluarte a dichiarare lo stato di emergenza.

La presidente Dina Boluarte, subentrata a Pedro Castillo e prima donna a diventare al vertice dell’esecutivo in Perù, ha fatto della lotta alla corruzione una delle proprie priorità politiche. Dopo mesi di disordini politici e sociali che si sono protratti nel primo trimestre del 2023,  è riuscita inizialmente a garantire un certo livello di stabilità politica ed economica attenuando prima e poi riducendo tutte le proteste che chiedevano le sue dimissioni. In generale, sostenuta da una coalizione ad hoc di centro destra, pur indebolita da accuse di corruzione sul fratello tra altro, la Presidente Boluarte ha condotto il paese progressivamente ad un parziale miglioramento della governance e consentito l’approvazione di piccole riforme economiche. 

Nonostante ciò l’economia non è riuscita a ripartire chiudendo il 2023 in decrescita recessiva (-0,7%) , in parte a fronte delle gravi interruzioni nella catena di distribuzione delle merci andate in avaria durante i blocchi autostradali delle proteste, il crollo degli investimenti privati e del settore costruzione. Le inondazioni causate dal ciclone Yaku hanno determinato una grande perdita del raccolto e aumentato il carovita. Il fenomeno di El Niño, con l’inverno mite e l’estate molto calda, ha determinato ulteriori complicazioni che nel primo trimestre del 2024 sono state rese evidenti anche nel settore della pesca.

Per altro verso sono aumentati gli investimenti pubblici con la ripresa ed ampliamento di progetti inrastrutturali, tra cui le opere di prevenzione dei rischi nel quado del programma “Con Punche Perù”. Per fare fronte alla recessione che dal 2023 segna l’economia del paese, il governo ha adottato tardivamente anche una serie di 25 misure tra cui si segnalano REACTIVA e PLAN UNIDOS, rivolte alle piccole e medie imprese. Il tessuto aziendale del paese è infatti formato principalmente (oltre 90%) dalla micro, piccola e media impresa che sono dunque il motore dell’economia del paese. Il principale problema da affrontare nell’alto tasso di informalità in aumento nel 2023. Si sono individuate le ragioni alla base di questo tasso di informalità principalmente negli alti costi burocratici e tributari, riferendo che in media le piccole e imprese in Peru tendono a chiudere i battenti dopo i primi anni.

Dal punto di vista delle condizioni economiche della popolazione, si rappresenta che pur avendo il sesto PIL più alto in America Latina, circa un terzo vive al di sotto della soglia di povertà; quasi 17 milioni di persone fronteggiano una grave insicurezza alimentare che si rafforza dinanzi al carovita ed alla recessione. Vi sono stati alcuni tentativi di porre rimedio a tale situazione, ad esempio con l’adozione del cd. Bono alimentario.

Ultimo aggiornamento: 06/04/2024