Overview (FRANCIA)
I rapporti economici italo-francesi presentano caratteristiche peculiari in Europa in ragione dell’elevato grado di interdipendenza delle due economie, della prossimità geografica e culturale, e di un commercio di tipo intra-industriale (soprattutto nei comparti dell’automotive, dei prodotti farmaceutici, dell’agroalimentare, e dell’elettronica). I margini di crescita delle relazioni economiche tra l’Italia e la Francia, già ottime, sono nel complesso ancora molto ampi.
Nel corso del 2021 l'interscambio commerciale ha raggiunto circa 92 miliardi di euro con un aumento di 15,4 miliardi di euro rispetto al 2020 e con un saldo positivo per il nostro Paese di 13,6 miliardi. L'Italia si conferma il terzo fornitore (dopo la Germania e la Cina) e il secondo cliente (dopo la Germania) della Francia.
Secondo i dati ISTAT, il 2021 ha rappresentato un anno storico per le esportazioni italiane verso la Francia che hanno superato i livelli pre-Covid attestandosi a circa 53 miliardi di euro (50,5 nel 2019 e 45 nel 2020). Tra le voci principali dell'export italiano in Francia vi sono settori come la meccanica, automotive, siderurgia, arredamento, prodotti farmaceutici e abbigliamento/calzature (le esportazioni sono aumentate rispetto al 2020 di 7,5 miliardi di euro).
Quanto alle importazioni italiane dalla Francia, il 2021 si conferma un anno di crescita con un totale di 39 miliardi di euro (e un incremento di circa 8 miliardi di euro rispetto al 2020). Le due principali categorie di prodotti importati sono l'energia elettrica (+212%, da 450 milioni di euro nel 2020 a 1,43 miliardi di euro nel 2021) e di prodotti chimici di base (+50%, da 2 miliardi nel 2020 a 3 miliardi nel 2021).
Quello dell’interscambio è solo una facciata delle relazioni economiche bilaterali, caratterizzate dall’integrazione in essere - come già detto - tra i sistemi produttivi dei due Paesi, anche grazie ad una serie di ”investimenti incrociati”. Lo stock di investimenti realizzati in Italia da investitori francesi ammonta a circa 65 miliardi di euro (dati 2019 Banca d'Italia). Lo stock di investimenti italiani in Francia é andato progressivamente aumentando a partire dal 2015, facendo del Paese la prima destinazione in Europa dei progetti di investimento realizzati all'estero da imprese italiane, per un totale di circa 32 miliardi di euro (dati 2019 Banca d'Italia).
Con la Francia esiste una consolidata ossatura industriale comune, fondata sulla presenza di una rete capillare di società bi-nazionali (circa 4mila) - tra le quali PMI, imprese innovative e startup - qualificata da operazioni di fusione su larga scala (es. Stellantis ed EssilorLuxottica). Vanno inoltre ricordate le grandi collaborazioni industriali in settori chiave come la componentistica elettronica (es. STMicroelectronics), la cantieristica militare (es. tra Fincantieri e NavalGroup), e il comparto aero-spaziale (es. tra Avio e ArianeGroup e/o fra Leonardo e Thales).