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Governo Italiano
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Overview (ANGOLA)

L'Angola ha una superficie di 1.246.700 kmq, circa quattro volte l’Italia, con la frontiera che si estende da nord a sud lungo una costa di 1.600 chilometri, dalla Namibia alla Repubblica del Congo, e da ovest a est nell’entroterra per circa 1.200 chilometri fino alla Repubblica Democratica del Congo e lo Zambia. Dal punto di vista demografico, il Paese - che cresce dal 1975 al 3% annuo - registra uno dei tassi di fertilità più elevati del Continente, nonostante sia in graduale diminuzione rispetto all’ultimo decennio (da 6,2 nel 2010 a 5,4 nel 2021), e possiede una popolazione giovanissima di 33 milioni di abitanti, con un’età mediana di circa 16,7 anni.

Ricchissimo di risorse minerali è il settimo paese più esteso dell’Africa, nel 2021 è stato il secondo produttore di petrolio, con 1,14 milioni di bpd, nell’Africa subsahariana dopo la Nigeria e quarto produttore di diamanti al mondo, con una produzione media di 9,3 milioni di carati.  

A partire dall’appoggio politico offerto dal nostro Paese ai movimenti per l’indipendenza durante il processo di decolonizzazione, l’Italia ha stabilito nel tempo solidi legami con l’Angola. In precedenza, erano state l’opera umanitaria e di evangelizzazione dei missionari e la presenza, sin dal secolo XVI, di una piccola ma operosa comunità italiana a gettare le basi di un rapporto di salda e durevole amicizia. Nel 1976, l’Italia fu il primo Stato occidentale a riconoscere la neo-proclamata Repubblica di Angola. Da quel momento, di particolare rilievo il ruolo svolto dai tanti piccoli imprenditori italiani nel Paese, ma anche quello della cooperazione italiana, delle università, dei volontari e delle ONG, il cui supporto allo sviluppo non è venuto mai meno, neppure negli anni più bui della guerra civile, terminata nel 2002.

L’Angola è tra i primi partner commerciale dell’Italia in Africa sub-sahariana e nel 2022 l’interscambio bilaterale complessivo ha raggiunto 1,7 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi di importazioni dall’Angola (combustibili). Nel 2023 l’interscambio complessivo ha toccato 1,2 miliardi: le esportazioni sono cresciute di oltre il 50% rispetto al 2022, passando da 260 mln di euro a circa 400 mln di euro (dato piú elevato nell’ultimo decennio), mentre le importazioni si attestano su oltre 800 mln, dato più alto dal 2014 se si esclude la citata cifra record del 2022 (fonte Trade Data Monitor).

Il Made in Italy venduto in Angola è molto più rilevante di quanto si evinca dai livelli dell’export. Il Portogallo, il Brasile, il Sud Africa e i Paesi del Golfo utilizzano infatti ampiamente e con profitto lo strumento della triangolazione commerciale, acquistando in Italia e vendendo in Angola a prezzo maggiorato i nostri prodotti, senza alcuna lavorazione aggiuntiva, grazie all’affermato avviamento dei marchi italiani.

I principali interessi economici dell’Italia in Angola sono legati al settore Oil&Gas ma anche alla filiera agribusiness, ritenuta prioritaria dalle Autorità angolane ai fini della diversificazione economica, in cui si è consolidata la presenza di macchinari e tecnologia italiani.

 

Ultimo aggiornamento: 05/04/2024